Realtà e finzione è questo l’ossimoro sul quale si basa “Il testimone invisibile” l’ultimo film di Stefano Mordini, con Riccardo Scamarcio, Miriam Leone e Fabrizio Bentivoglio, un thriller psicologico in cui colpi di scena e alta tensione si uniscono in un amalgama che fluisce a ritmo serrato.
Adriano Doria (Scamarcio) viene accusato di avere ucciso l’amante (Miriam Leone) e in soli 180 minuti, 3 ore, il tempo concessogli dall’avvocato Virginia Ferrara (Maria Paiato), deve scavare nel passato e dimostrare di non essere stato lui ad uccidere la donna.
Il film è un remake della pellicola spagnola “Controtiempo”, ma qui il cuore della storia, risulta essere in maniera più accentuata, l’ambiguità tra verità e menzogna a cui fanno da sfondo delle atmosfere cupe, per certi versi anche oniriche, che giocano sui dettagli, sui colpi di scena e su diversi livelli di racconto in un labirinto dove il tempo è contato, la verità ha molte facce e nessuno è completamente innocente.
Il film arriverà nelle sale domani 13 dicembre.