Carmelo Cantone, consigliere comunale di Forza Italia e Presidente della V commissione (sport cultura turismo e pubblica istruzione), interviene dopo l’approvazione da parte di aula Sollano del regolamento per la “tutela ed il decoro del centro storico”. Cantone afferma: “Tutela , decoro del patrimonio culturale del centro storico, pare che di fatto si è voluto legittimare la nuova “politica del food” intrapresa da questa amministrazione. Premesso che ritengo valide e rispetto il lavoro delle attività commerciali di food, desidero però che sia chiaro che queste rappresentano solo una parte del centro storico; una parte certamente degna di rispetto, ma lo stesso rispetto lo pretendono le altre molteplici attività economiche quali i negozi, le strutture ricettive e soprattutto lo meritano i residenti, per le conseguenze che sono tenuti a subire (senza plausibile giustificazione alcuna) dallo svolgimento di tale forme ricreative e di aggregazione prettamente notturna.Rispetto e considerazione che non mi pare si evincono affatto in nessun punto di questo regolamento. L’attuazione di questo regolamento ha fornito di fatto all’amministrazione attiva uno strumento per istituire ZTL o addirittura isole pedonali con forti limitazioni in danno tanto dei commercianti e attività varie che non siano legate al food , ma anche soprattutto dei residenti e proprietari degli immobili che insistono in dette vie. In buona sostanza- continua Cantone- questo regolamento tende a trasformare la via Atenea, o sarebbe meglio dire il centro cittadino, in un centro di movida anziché salvaguardarne la sua tipicità che è quella di “salotto della città“, con tutte le conseguenze del caso come ormai siamo abituati ad apprendere dai media da alcuni mesi( risse, atti vandalici, uso elevato di alcol, uso di stupefacenti, sporcizia, musica ad alto volume fino all’alba).
Dal Sindaco, avevamo appreso con gioia le sue promesse elettorali e post elettorali, nelle quali ci faceva quasi toccare con mano l’immediata creazione nella via Atenea di un “centro commerciale naturale all’aperto”, che aveva contattato grandi firme ed outlet che avrebbero portato proprio il nostro salotto al vecchio splendore e tranquillità.
Pertanto pur comprendendone lo spirito che ne ha mosso la stesura, esprimo il mio voto contrario all’approvazione di questo regolamento perché lo vede in netto contrasto alla tutela e al decoro di altre importanti “fasce” della nostra città.
Ed infine, la contrarietà del mio voto, è dovuta anche al fatto che non voglio ritenermi responsabile un domani di aver contribuito al ristoro da parte di questo comune, su possibili risarcimenti danni che i residenti potranno chiedere a causa di una movida fuori controllo; così come avvenuto a Torino dove una recente sentenza del tribunale di Torino del marzo 2021 ha condannato il Comune e sentenziato un ristoro ingente ai residenti per i danni subiti.”