PORTO EMPEDOCLE. Nuova tegola giudiziaria per Giuseppe Burgio, l’ex Re dei supermercati arrestato dalla Guardia di finanza per bancarotta fraudolenta.
Burgio era sotto processo anche per la morte di Giuseppe Milizia, l’operaio di 48 anni deceduto nel mese di ottobre del 2015 dopo essere precipitato dal tetto del capannone del centro commerciale Le Rondini di proprietà dell’imprenditore.
Oggi Burgio è stato condannato a nove mesi ed al risarcimento di tutti i familiari della vittima che si sono costituiti parte civile.
Secondo il giudice Antonio Genna, l’imprenditore Burgio è responsabile della morte di Milizia. Il giudice ha deciso, inoltre, per Burgio, una provvisionale di 20 mila euro (anticipo del risarcimento, subito esecutiva) di 20 mila euro per la moglie, i figli, i genitori e i fratelli di Milizia che si sono costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Tanja Castronovo.
Assolto, invece, Michele Benedetto Pecorelli, 56 anni, ex dipendente di Burgio che avrebbe gestito il negozio, sosteneva l’accusa, su incarico dell’imprenditore.
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