
Le mani toccano di tutto ogni giorno: superfici, altre persone e spesso finiamo per toccarci il viso o la bocca. Prima della pandemia non ci facevamo molto caso, ma le nostre mani sono un vettore pericoloso per germi. Virus, batteri, patogeni e via dicendo sfruttano le mani per essere veicolati in giro. Sono spesso le persone con le mani sporche a diffondere le malattie, dalle più semplici e comuni come il raffreddore, quelle lontane nella storia e debellate come la peste o il nuovo corona virus.
Gli italiani lavano spesso le mani e le igienizzano correttamente ogni volta che devono cucinare, dopo aver preso i mezzi pubblici, dopo esser stati in bagno, dopo uno starnuto, prima di accudire un neonato, dopo essere entrati in casa o successivamente aver accarezzato l’amico a quattro zampe. In europea meglio di noi hanno fatto solo i francesi che curano molto l’igiene personale. Classificati dopo di noi, invece, ci sono Spagna, Regno Unito e, a sorpresa, Germania. Il rapporto smentisce la convinzione che nei Paesi nordici si faccia molta attenzione all’igiene: siamo invece noi italiani a fare maggiore attenzione. Forse questa nuova consapevolezza post covid è legata al fatto che abbiamo avuto una situazione sanitaria molto dura e restrizioni più pesanti rispetto ad altri Paesi che hanno aumento la nostra attenzione.
Le percentuali di persone che si lavano attentamente le mani è aumentata secondo i dati raccolti online da Ifop con un questionario. Con il rapporto igiene bacio Xlovecam.com possiamo capire quali sono stati i cambiamenti sociali dopo l’introduzione dei cosiddetti gesti di barriera come indossare la mascherina chirurgica, salutare senza contatto fisico, lavare le mani, mantenere le distanze sociali.
Trascorsi ormai due anni dalla pandemia per il nuovo Sars Cov 2, detto comunemente Covid 19 o Corna virus, è evidente che tutti abbiamo cambiato modo di comportarci. Consapevoli di come funziona la trasmissione del virus tra le persone, facciamo più attenzione a tutti quei piccoli gesti quotidiani che prima ci sembravano scontati. La cura dell’igiene delle mani è sicuramente sul podio quando chiediamo a cosa facciamo più attenzione oggi dopo il lokcdown.
Per evitare nuove restrizioni e chiusure, c’è maggiore attenzione ma i dati parlano chiaro: nel Belpaese strette di mano e baci per salutarci sono talmente radicati che resistono anche dopo l’arrivo del virus. Analizzando un campione di oltre 5 mila persone, l’istituto di statistica afferma che il virus ha cambiato alcune abitudini mentre altre sono sopravvissute. Per esempio, gli italiani hanno preso la buona abitudine di usare sempre un fazzoletto usa e getta oppure, come anticipato prima, lavare spesso e a lungo le mani. Rientrando a casa, la prima cosa che facciamo, quasi ancora prima di togliere il cappotto, è lavare le mani visto che l’inverno è arrivato e il rischio di ammalarsi sale inesorabilmente.
Sebbene siano state introdotte ulteriori misure come il green pass e super green passa – certificato verde rafforzato –, dopo le riaperture alcuni gesti insiti nel quotidiano sono tornati. È il caso dei saluti: in pochissimi rinunciamo a baciare il nostro interlocutore.