RAVANUSA. Il momento che stiamo vivendo è eccezionale per i nostri territori, per la Sicilia e per il Sud Italia, perché la pandemia è stata ed è anche urgenza spaziale. In quanti sono tornati nei propri paesi abbandonando il Nord e le grandi città? Tanti. Ma la vera domanda è: come farli restare quando la pandemia sarà terminata?
Non sarà di certo un murale a fargli cambiare residenza, ma può farlo un graduale processo attraverso cui far riscoprire le potenzialità della nostra terra a partire dal suo patrimonio culturale, dalla cultura e dalla creatività.
“Ciò che mi sento dire più frequentemente – a parlare è Daniela Avanzato, Vice Presidente di On-Off, progettista culturale e ravanusana doc – è che “qui mancano gli stimoli” e ciò rappresenta una delle più forti ragioni per cui molti emigrano. Ecco, da qui la scelta di offrire stimoli culturali. Adesso chiedo io: cosa possono fare le amministrazioni, i singoli individui, le aziende, per migliorare la qualità della vita dei nostri territori? Per offrire stimoli? Chiedetevelo, e fatelo.”
È da questi stimoli e intenzioni che in collaborazione con il Comune di Ravanusa, l’Associazione On-Off, da sempre sostenitrice dell’arte contemporanea come elemento di dinamismo culturale e strategia di crescita socioeconomica, culturale e turistica, vuole attivare un processo di partecipazione culturale e rigenerazione urbana realizzando nella città di Ravanusa un murale dal titolo “Abisso” ad opera di un artista in voga nello scenario della Street Art nazionale, Ligama.
La scelta del soggetto – un ragazzo Narciso contemporaneo – deriva dal periodo in cui è avvenuta la gestazione dell’opera: nel pieno della diffusione del Covid-19, un periodo di isolamento e distanziamento in cui tutti hanno ripreso consapevolezza dell’infinito valore delle relazioni e della socialità. Una presa di coscienza così forte da rileggere, nell’opera di Ligama, anche il mito di Narciso, l’uomo ego-centrico per antonomasia.
In “Abisso” il ragazzo protagonista abbandona il suo sguardo in una sorgente d’acqua, ma a differenza del noto mito non guarda la propria immagine riflessa ma lo spettatore che si pone nel vuoto architettonico al di sotto della parete e che viene inglobato nell’opera di Street Art.
L’acqua, poi, è un elemento cruciale per la nascita della città di Ravanusa dopo la leggendaria conquista del Monte Saraceno e quell’acqua sgorgata dalla pianta di un fico.
Il ragazzo di “Abisso” ha un SOGNO: come tanti, come tutti, come lo ebbero i fondatori della nostra città, come chi sogna di vedere rivivere e ricrescere i nostri territori. Questo il legame profondo e celato con la storia del paese, con il suo patrimonio culturale.
Nella leggenda di Ravanusa l’acqua rappresenta l’energia e la forza ritrovate in una comunità, tali da far cambiare il corso storico. Nell’opera di Ligama l’acqua vuole essere relazione, ma anche sogno e generatività per la città di Ravanusa e per chiunque giunga a contemplare “Abisso”.
“Anche in questo periodo emergenziale – dice il Sindaco di Ravanusa – bisogna essere propositivi e lanciare messaggi di speranza e di ripresa. L’arte e la cultura sono state sempre il presupposto della rinascita, del progresso e del rilancio socio economico.
La ricerca del bello è il grimaldello indispensabile che dovrebbe possedere ogni amministrazione. L’artista Ligama e l’Associazione On-Off, che ringrazio per la straordinaria opera che hanno realizzato, sono il punto di partenza di un progetto che mira a far diventare Ravanusa ancora più bella e più vivibile”.
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