Responsabilità, una parola chiave che va riempita di contenuti. Un vero stop alla burocrazia è ok, poi??
Uno degli aspetti dell’agricoltura che è bloccato, per il quale ci si batte ancora oggi perché danneggia le colture, è l’impossibilità di irrigare.
In questi giorni una ondata di calore ha fatto sì che il deficit idrico uscisse di nuovo allo scoperto in tutta la sua drammaticità, poiché tutte le colture, da quelle arboree a quelle ortive, richiedono apporti irrigui maggiori, a causa dell’aumento esponenziale della richiesta evapotraspirativa.
Alcuni agricoltori, come sappiamo, dispongono di risorse irrigue proprie, come i pozzi: solo così hanno potuto far fronte al maggior fabbisogno irriguo, ma chi, invece, dipende dai Consorzi di bonifica, è rimasto al palo, come sempre, poiché questi ultimi devono ancora provvedere alla manutenzione delle reti irrigue e non si sa quando, poi, potranno iniziare le erogazioni agli agricoltori. Quando una maggiore programmazione?
Senza gli agricoltori la Sicilia, l’ Italia sarebbero in ginocchio: filiera agricola ai tempi del Covid-19? Il mondo cambia, ma non si ferma perché fortunatamente c’è gente che ancora ama fare l’agricoltore. Lo afferma Maria Rosaria Coletti consulente fiscale e tributario nonché Presidente interprovinciale dell’associazione F.agr.i
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