Le misure restrittive imposte in Italia per contenere la diffusione del Coronavirus, hanno inferto un duro colpo all’economia, penalizzando pressoché tutti i settori e hanno avuto un impatto negativo sulla nostra intera esistenza, andando a modificare in maniera radicale le nostre abitudini, inducendo ognuno di noi ad adottare le principali misure di protezione per limitare il più possibile il contagio.
Per coprire l’ intero fabbisogno giornaliero nazionale di mascherine, il governo ha disposto per i cittadini come un ulteriore misura di contenimento, la possibilità di utilizzare mascherine lavabili, anche auto-prodotte, dal momento che l’emergenza ha reso obbligatorio l’ uso di tale dispositivo.
Pertanto, per sopperire alla mancanza di questo fondamentale mezzo di protezione molte aziende italiane si sono tempestivamente adoperate per riconvertire la propria attività produttiva, al fine di incrementare la capacità di produrre questa tipologia di mascherina soddisfacendo la pressante richiesta del mercato.
Tra le varie ditte italiane che possono vantare di aver contribuito concretamente a contrastare la propagazione del Coronavirus, figura la nuova startup siciliana “Self+Help” (auto- aiuto) che ad Agrigento ha avviato un efficiente ed innovativo progetto di sicurezza e protezione.
Un’ idea sviluppata nel pieno rispetto delle regole indicate dalle istituzioni al fine di sensibilizzare all’uso della mascherina e all’osservanza di alcuni comportamenti rigorosi e indispensabili da adottare per proteggere se stessi e gli altri.
Il progetto imprenditoriale “Self+Help” si configura nell’installazione di distributori automatici di protezioni personali presso attività e centri commerciali. Quest’ultimi rappresentano luoghi di maggiore assembramento, e andranno ad assicurare in questo modo l’approvvigionamento semplice e facile di un prodotto alternativo che consente di coniugare l’efficacia con la durabilità, convenienza e affidabilità.
Questi dispenser possono essere collocati su un supporto o sopra la superficie di un banco, non necessitano di corrente elettrica, in quanto la loro funzione è prettamente meccanica, e sono in grado di erogare quattro differenti tipologie di mascherine, anche per bambini, ad un prezzo imposto di €4.
La mascherina proposta da Self+Help non è un Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) né un Dispositivo Medico (DM) ma rientra nella categoria delle cosiddette “Mascherine di comunità’” come previsto dall’ articolo 16 comma 2 del DL del 17 marzo 2020. È un prodotto di protezione personale, più precisamente un dispositivo di uso civile; testato, certificato e conforme al regolamento Europeo 1907/06 e rappresenta una misura igienica utile.
Imbustata singolarmente e realizzata in doppio strato: tessuto 100% cotone idrorepellente, traspirante, lavabile e riutilizzabile, taglia unica, disponibile in tre varianti di colori ( bianco, nero e rosso).
In dotazione è incluso un apposito contenitore in plastica trasparente, pratico, maneggevole e di dimensioni ridotte, da personalizzare con il proprio nome, che consente di riporre la mascherina al suo interno, preservandone l’integrità igienica e di conservarla in tasca o borsa in totale sicurezza.
Attualmente, tra le attività che hanno aderito all’iniziativa e che hanno riscosso un notevole successo in termini di vendita grazie alla particolarità del prodotto, risultano due rinomati centri commerciali dell’ hinterland agrigentino e nisseno, ossia rispettivamente “Le Vigne” situato in Contrada Cometi, a Castrofilippo (AG) e “IL Casale” a San Cataldo (CL)
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