Foto Cronaca esclusiva di Giacomo Palermo realizzata nella “Grotta della Speranza” dove Fratel Biagio Conte, l’Angelo degli Ultimi viveva da eremita e digiunava per la Pace – (© Giacomo Palermo / THE MEGA AGENCY).
Fratello Biagio Conte con la sua fervente fede in Cristo ha fondato a Palermo la “Missione di Speranza e Carità” che accoglie da oltre trenta anni profughi, immigrati, indigenti e persone con diversi problemi di salute provenienti da diverse parti del mondo. Il più bel ricordo di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo è quel sorriso semplice e lo sguardo che portava pace e gioia in ogni luogo. Secondo Papa Francesco oggi i “laici devono essere più responsabili per la vita e il futuro della Chiesa Cattolica Universale”.
Infatti il principio in cui si basa la Missione è che tutti i missionari, volontari e accolti hanno una fede cristiana che professano (lasciando libertà di religione e fede a ogni persona nel rispetto dei principi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite) e che questa “Parola” continua, ancora oggi, a parlare e ad incarnarsi nelle vicende liete e tristi come quando ha chiamato fratello Biagio, il 5 Maggio 1990, all’età di 26 anni a lasciare tutto e tutti per maturare così un tempo di conversione e di eremitaggio, e in seguito lo porta a vivere, da pellegrino itinerante fino ad Assisi, un vero cammino di fede che gli lascia intravedere la Missione che nostro Signore Gesù Cristo gli affida; egli sente di dover chiamare questa realtà “Missione di Speranza e Carità” a sostegno dei fratelli “ultimi”, di questa società.
La Missione, dopo un lungo percorso, nasce a Palermo nel 1991, dall’esperienza concreta di chi si è lasciato amare da Dio, fratello Biagio, che incomincia a cercare di amare il prossimo come se stesso, sia che questo sia un barbone o un alcoolista, una prostituta o l’ultimo di questa società. L’obiettivo di questa unica realtà missionaria si basa sul principio degli Atti (At 10, 34-35) quando Pietro prese la parola e disse: “In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto”. Secondo fratello Biagio: “l’armonia del Creato ci invita a rendere con la fatica delle nostre mani, il mondo più abitabile”.
Per questo durante uno dei ritiri spirituali scrive una lettera con la firma “fratello Biagio Conte, piccolo servo inutile” dove osservando la natura ed ascoltandola, si rende sempre più conto della immensa armonia e sintonia con il creato; le api, le formiche, le lucertole, gli uccellini, il vento, il cielo del giorno e della notte con il sole, la luna, le stelle, tutto è pace, gioia e speranza. Invece, continua il missionario, vediamo l’uomo che poteva essere in armonia e sintonia con la natura, cioè con il creato, ed invece sta perdendo il controllo e il rispetto di se e degli altri, non riesce a stare con il suo simile in armonia, in amicizia e fratellanza!.
Non fa altro che pensare egoisticamente per se o per chi la pensa come lui, accumula tutto per se e non fa come le api e le formiche che raccolgono e accumulano, dividono e si aiutano in piena comunione, fratellanza e armonia. L’uomo ha bisogno dell’acqua e non la rispetta, anzi la inquina; ha bisogno di mangiare e sta rendendo il mangiare immangiabile; ha bisogno di respirare e sta sempre più rendendo l’aria irrespirabile. L’uomo pretende il territorio, chiede l’abitabilità, quando invece sta rendendo inabitabile e invivibile la stessa terra in cui vive.
A ben ragione il brano del Quelet, quando dice che sotto questo cielo tutto è vanità non altro che vanità. Non rispettiamo più il vero significato della vita, perché schiavi del consumismo, del benessere materiale, e del progresso; che non è altro che regresso e malessere se continuiamo a viverlo in questo ritmo frenetico. L’uomo crede di avere il mondo nelle sue mani, ma non ha capito di essere meno, meno di una formica, creata da Dio; a ben ragione Gesù quando dice che chi confida nell’uomo e nei potenti sarà deluso.
Anche qui mi trovo nell’eremo di San Felice, la natura sembra non avere pace, si appresta a sorgere il sole l’alba è vicina, comincio a sentire degli spari anomali, doppiette che si susseguono si comprende che la caccia è iniziata cioè la mattanza. I cacciatori sono in agguato per colpire una creatura dopo l’altra, l’indifesa non ha scampo, colpa della cattiveria dell’uomo e dei fucili altamente tecnologici. Tante creature saranno lasciate ferite, per volare finché possono, morendo pian piano di una brutta agonia; altre prede, stramazzeranno al suolo ma non interesseranno al cacciatore perché non stanno cacciando per fame o per bisogno, ma per soddisfare un piacere altamente personale.
Ecco che non rispettando la natura, il creato e il prossimo, questo è il risultato; l’uomo pensa e crede di avere il potere e continua a percorrere le vie del Mondo, ma quando verrà meno, cadrà a terra come la stessa creatura da lui colpita a morte. Dell’uomo egoista ed indifferente al creato e alla vita, non rimarrà che polvere al vento, preghiamo affinché l’uomo si ravvedi al più presto, in modo da lasciare ai suoi figli un mondo migliore; sforziamoci di vedere la presenza di Dio in ogni sua creatura.
È arrivato il momento di rivedere il modo scorretto di vivere, c’è ancora tanta speranza, siamo ancora in tempo a salvare il mondo, salviamolo, è il nostro sacrosanto dovere. Fratel Biagio, pur sapendo, che la cattiveria dell’uomo, ha raggiunto livelli preoccupanti, non dispera grazie al buon Dio e al buon Gesù ci rafforziamo sempre più. È vero che i tempi sono duri: ma sono solo e soltanto di Dio, noi dobbiamo pregare, donare e sperare sempre che un giorno ci sarà la vera pace per tutti gli uomini credenti e di buona volontà.
“Vi faccio sapere che sto ben sperimentando che a lume di candela si può vivere veramente bene, non senti il bisogno della luce elettrica”. Anche il Santo Padre Papa Francesco ha fatto visita e pranzato nelle strutture della “Missione di Speranza e Carità” quando il 15 settembre 2018 ha fatto visita a Palermo per ricordare Padre Pino Puglisi (martire della mafia) e nelle strutture missionarie quel giorno si respirava aria di gioia e fratello Biagio era “emozionato e felice per l’arrivo di Papa Francesco – per lui – è stato un momento di comunione forte con il Santo Padre in cui insieme lanciamo un messaggio di accoglienza verso tutte le persone in difficoltà sia italiane, sia straniere. La Chiesa deve camminare unita e diventare esempio di carità per tutta la società.
Bisogna essere attenti a tutti, i papà che hanno perso il lavoro, le famiglie che hanno figli disabili, le donne con figli rimaste sole, gli immigrati, i carcerati, tutti quelli che hanno perso la speranza”. Il suo messaggio più importante e carico di umanità è che “non perdiamo la preziosa speranza di un mondo migliore e più giusto. Sento nel cuore, grazie al buon Dio, di incoraggiare questa sofferente società e ogni essere vivente, ogni uomo ed ogni donna di questa terra, aiutiamoci gli uni con gli altri per ricostruire insieme la pace e la vera speranza”.
Il 16 gennaio 2014 fu reso noto che Biagio Conte, da anni costretto su una sedia a rotelle a causa di alcune vertebre schiacciate, già dalla precedente estate aveva ripreso a camminare dopo un’immersione nelle acque di Lourdes, evento di cui gli stessi medici “non hanno saputo fornire una spiegazione scientifica plausibile”.
Il 12 gennaio 2023 alla giovane età dei 59 anni e a causa di una grave malattia è morto circondato dall’amore e dall’affetto di tutti i missionari, accolti nelle strutture, istituzioni nazionali e internazionali e anche da Papa Francesco che lo ha definito “Generoso missionario di carità e amico dei poveri” e dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ne ha valorizzato la testimonianza “coinvolgente ed eroica” a difesa della dignità umana.
Storytelling esclusivo e unico realizzata nella “Grotta della Speranza” dal Photo Reporter, Blogger e Comunicatore Visivo siciliano Giacomo Palermo che si occupa di ricerche sociologiche e umanitarie principalmente in Sicilia e nell’Area Mediterranea e molto vicino da oltre un decennio nel raccontare la “Vita e le Opere Quotidiane” di Fratel Biagio Conte e di tutta la “Missione di Speranza e Carità” di Palermo.
Giacomo Palermo è un photo reporter, comunicatore visivo e blogger non convenzionale che si occupa di ricerche sociologiche e umanitarie nell’area del Mediterraneo.
Ha collaborato con l’OSSERVATORE ROMANO (quotidiano edito nella Città del Vaticano), Getty Images Inc., Touring Club Italia, Majority World CIC – Global – Photo Agency, The MEGA Agency – LLC, GEDI S.p.a. Gruppo Editoriale, La Repubblica, National Geographic Italia, La Sicilia, La Discussione, Aleteia.org, America Oggi, La Voce di New York, Splash News, Focus On Africa e altre riviste internazionali.
È missionario volontario presso la “Missione di Speranza e Carità” di Palermo, fondata dal fratello laico Biagio Conte.
Vincitore nel 2015 del Premio Speciale della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche dedicato alla più influente fotografa umanitaria italiana Tina Modotti.
Nel 2021 il suo progetto “TerrA MAGNUM (Mediterraneo)” è stato inserito nel “The Magnum Connect Program” della più importante e prestigiosa agenzia fotografica del mondo, Magnum Photos.
Ha ottenuto la borsa di studio della Fondazione ITALIA – USA per il master diplomatico in Leadership per le Relazioni Internazionali e il Made in Italy.
Ha esposto in mostre collettive di fotografia come nel “Centro Internazionale di Fotografia” di Palermo fondato da Letizia Battaglia.
https://pulitzercenter.org/people/giacomo-palermo