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Energia, boom di domande al bando per migliorare l’illuminazione nei Comuni, Agrigento è assente

Redazione Di Redazione
20 Febbraio 2019
in dalla città, evidenza
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Energia, boom di domande al bando per migliorare l’illuminazione nei Comuni 

L’assessore Pierobon: grande sensibilità sul tema dei consumi, al lavoro per trovare nuove risorse

Boom di domande al bando regionale per ridurre i consumi energetici dei Comuni siciliani e migliorare l’illuminazione. Sono 139 le istanze presentate al dipartimento dell’Energia per un totale di oltre 177 milioni di contributi richiesti, a fronte di una dotazione della misura di 72 milioni.

Tra i comuni finanziati nell’agrigentino anche Raffadali, Aragona, San Giovanni Gemini, Bivona e Lampedusa. Tra i capoluoghi città come Caltanissetta, Ragusa e Palermo (città metropolitane).  Il Comune di Agrigento però non fiugura nell’elenco dei progetti ammessi a finanziamento. Avrebbe potuto migliorare l’illuminazione pubblica in città e perfino, secondo il bando, illuminare lo Stadio Esseneto o altri impianti sportivi.

Il decreto, a firma del dirigente generale Salvatore D’Urso,  è stato pubblicato sul sito del dipartimento dell’Energia. All’interno è disponibile l ’elenco delle istanze ammesse e di quelle  escluse, in tutto 17 per un valore di 18 milioni. In questa fase i proponenti potranno comunque fare le loro osservazioni. L’elenco dei progetti intanto è stato trasmesso alla commissione di valutazione tecnico-finanziaria, che giovedì inizierà l’esame delle istanze sulla base dei criteri previsti per l’attribuzione dei punteggi. Al termine del lavoro sarà disponibile la graduatoria definitiva.

Il governo Musumeci vuole però trovare nuove risorse per soddisfare le richieste degli enti locali.  “La massiccia partecipazione che abbiamo registrato – spiega l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon – dimostra la grande sensibilità degli amministratori ai temi dello sviluppo sostenibile e della qualità della vita. Lavoriamo per poter recuperare economie e soddisfare più istanze, mi attiverò con gli uffici per cercare risorse inutilizzate e per individuare col governo nazionale e il Gse i percorsi da seguire per rispondere alle esigenze dei Comuni. In tema di energia le priorità saranno l’utilizzo di siti desertificati e abbandonati, cave e miniere dismesse, aree sequestrate, e maggiore attenzione alle isole minori, agli agricoltori e ai micro interventi”.

Tra le proposte presentate dagli enti locali ci sono progetti di smart city, interventi per rendere automatici gli impianti di regolazione della pubblica illuminazione, lavori di riqualificazione tecnologica, ristrutturazione di impianti, lavori di efficientamento, installazione di illuminazione a led, installazione di sistemi di telecontrollo dell’illuminazione, manutenzione e ammodernamento dell’illuminazione in impianti sportivi, municipi, strade e centri abitati.

Si tratta della misura 4.1.3 del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014/2020, destinata ai Comuni, anche sotto forma di Unioni o associazioni, ai Liberi consorzi e alle tre Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.

Il bando prevedeva una procedura a sportello e consentirà di ottenere fino al 100 per cento delle spese ammissibili, per un importo di almeno 200 mila euro e fino a 5 milioni. L’obiettivo è quello di ridurre i consumi di energia elettrica e i punteggi saranno attribuiti sulla base degli interventi previsti, dell’efficacia, del rapporto costo benefici e della fattibilità: sarà infatti attribuito un punteggio più alto ai progetti che alla data di presentazione della domanda risulteranno ad un livello più avanzato di progettazione.

Firetto, mancava Paes che le amministrazioni precedenti non avevano mai realizzato.

Sulla vicenda il sindaco Lillo Firetto scarica le responabilità a chi l’ha preceduto: noi come è noto abbiamo partecipato al bando Paes, uno strumento propedeutico per presentare progetti. Su efficientemento degli impianti di pubblica illuminazione ci avevamo già pensato direttamente.

Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) è un documento chiave che indica come i firmatari del Patto rispetteranno gli obiettivi che si sono prefissati per il 2020.

“Se la amministrazione che ha preceduto – aggiunge Firetto – avesse fatto trovare il Paes oggi potevamo partecipare a quest’ultimo bando, che occorreva dichiarare al momento della presentazione della domanda. Porto Empedocle, ad esempio – conclude Firetto – ne era munita“.

Qui l’elenco dei progetti e il decreto del dirigente generale:

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AssEnergia/PIR_DipEnergia/PIR_Infoedocumenti/PIR_Decretideldipartimentoenergia/PIR_2019decreti/PIR_2019feb/94%20ddg%20serv.%204.pdf

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