Cittadini e gestori ricettivi in rivolta per la carenza d’acqua, il sindaco annuncia provvedimenti
La crisi idrica che ha colpito nuovamente la città di Agrigento sta raggiungendo livelli insostenibili. Mentre i cittadini e i gestori delle strutture ricettive protestano contro la situazione, che li ha costretti a chiudere le prenotazioni per evitare che i turisti rimangano senza acqua per docce o igiene personale, si sta valutando il ripristino del dissalatore di Porto Empedocle, un impianto inutilizzato da anni. Il sindaco di Agrigento ha fatto sapere che, sebbene siano necessari nuovi moduli, le condutture sono ancora in buono stato.
Nel frattempo, suscita indignazione l’immagine di un Bed and Breakfast nel centro cittadino, dove sono stati posizionati bidoni di plastica per consentire ai turisti di lavarsi, non lontano da importanti luoghi come il Palazzo dei Filippini e il municipio di Piazza Pirandello. La situazione idrica è da sempre problematica ad Agrigento, con razionamenti e salti nell’erogazione che si verificano spesso. Tuttavia, nelle ultime settimane, la situazione è diventata drammatica, costringendo ad adottare soluzioni alternative come l’utilizzo dei bidoni.
Mario Aversa, un vigile del fuoco in pensione e membro dell’associazione “Agrigento punto e a capo”, ha denunciato la grave situazione idrica, esortando la popolazione a unirsi per chiedere al sindaco di affrontare l’emergenza e dichiarare lo stato di crisi. La gente si chiede perché il sindaco non abbia ancora dichiarato lo stato di emergenza, considerando essenziale garantire l’igiene personale e il normale utilizzo dell’acqua.
Aversa ha inoltre sottolineato che le attività ricettive dovrebbero avere accesso all’approvvigionamento tramite autobotte pubblica, senza dover ricorrere a servizi a pagamento, considerando già oneroso il costo del servizio.
Il sindaco Francesco Miccichè, interpellato sull’argomento, ha riconosciuto la gravità della situazione e ha annunciato che sta lavorando sul ripristino del dissalatore di Porto Empedocle. Nonostante si discuta da anni su questa soluzione, finora nessun progetto concreto è stato attuato. Il sindaco non ha rivelato ulteriori dettagli sulle sue intenzioni, ma ha promesso di presentare nei prossimi giorni un piano d’azione chiaro in merito a questa iniziativa.
L’impianto si estende per circa 7.500 m2 ed è ubicato nell’area portuale (area di sviluppo industriale) del Comune di porto Empedocleed è in grado di erogare circa 100 l/s, corrispondenti ad un apporto di 3 milioni di metri cubi d’acqua all’anno, a vantaggio della città di Agrigento. Del dissalatore si era tornato a parlare già nel giugno del 2021 da parte della Regione Siciliana. Secondo i dati regionali l’ammodernamento di un modulo del dissalatore di Porto Empedocle, sarebbe in grado di produrre circa 25-30 litri al secondo (ndr).