La Via Atenea di sabato sera, animata da turisti e ristoranti affollati, è uno spettacolo che riscalda il cuore. Tuttavia, il periodo di fervore è fugace e ancor più breve quest’anno. I risultati economici sono stati minimi. Le ragioni? Gli italiani hanno riscoperto il piacere di viaggiare all’estero, approfittando di offerte che includono voli a prezzi più competitivi. Per la Sicilia e in particolare per Agrigento, la sfida per estendere la stagionalità è sempre la stessa. Serve un impegno deciso per attrarre visitatori anche nei mesi meno frequentati.
Tuttavia, questa missione è ardua, soprattutto a causa dei costi elevati dei voli e delle difficoltà legate agli spostamenti. Chi sceglie la Sicilia, soprattutto ad Agrigento, ha bisogno di un’auto a noleggio per muoversi. La mancanza di alternative di trasporto complica ulteriormente la situazione, lasciando spazio all’ormai familiare concetto di “Fly and Drive”. È evidente che il termine della pandemia e il declino delle preoccupazioni legate al terrorismo stanno influenzando il flusso turistico, spostandolo altrove, dove si dimostrano più abili di noi nell’attrarre visitatori.
Le nostre meraviglie naturali e culturali da sole non sono sufficienti; è necessario fare meglio. È giunto il momento di aprire un dibattito e intraprendere azioni concrete per innovare e rinvigorire l’industria turistica locale. Solo così la Via Atenea e le strade di Agrigento potranno brillare di vita non solo durante la breve stagione, ma durante tutto l’anno.