L’iniziativa dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale e del Consiglio Pastorale cittadino e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento ha richiamato nel salone della nuova parrocchia del Quadrivio Spinasanta tanti ragazzi ai quali il discorso era diretto.
Perché il tema dell’incontro ha riguardato la diffusione delle droghe, appunto, tra i giovani del territorio. Presenti Il Comandante provinciale dell’Arma Colonnello Vittorio Stingo, il Tenente Pasquale Rutigliani e il Direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale don Mario Sorce.
La droga è diventata una emergenza anche dalle nostre parti dove però esistono da un lato i carabinieri e dall’altro importanti realtà come la Pastorale Sociale che di battaglie ne ha avviate tante. I carabinieri ci sono con la loro presenza capillare, ci sono come baluardo di legalità fatto di professionalità e sacrificio a tutela dei cittadini. Loro ci sono sempre.
Un esempio di assoluta dedizione su cui bisogna contare sempre.
Il Colonnello Stingo, tra l’altro, ha spiegato ai ragazzi le fasi di un arresto per droga e tutto quanto è legato al triste mondo dello spaccio. Certo il compito dei tutori dell’ordine è quello di applicare le Leggi. E qui, purtroppo, casca l’asino. Perché sono le Leggi della nostra Repubblica che andrebbero riviste a proposito di droghe e di spaccio. Comunque bisogna saper affrontare l’argomento. Lo devono fare le famiglie, lo deve fare la scuola e come nel nostro caso lo devono fare le Istituzioni e la Chiesa. Come è emerso nel corso dell’incontro c’è tanto da fare ma importante è che si faccia, che si aprano gli occhi per non finire in un vicolo senza ritorno. E’ l’auspicio di chi si batte giorno e notte contro chi vende morte ovvero l’Arma Benemerita dei Carabinieri.
Eugenio Cairone
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