“La festa dell’Arma è un’occasione che ci spinge a riflettere sui risultati ottenuti per la collettività, ma soprattutto a rivolgere un pensiero a chi in questi anni ci ha lasciato. Questa è dedicata a questa bellissima terra, alla Provincia di Agrigento, alla capitale della Cultura 2025 ai suoi cittadini ed ai Carabinieri e all’amore”. Così il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Vittorio Stingo in occasione delle celebrazioni per i 209 anni di fondazione dell’Arma che, a causa del maltempo, si sono svolte al teatro Pirandello e non nella Valle dei Templi per come era stato previsto. Presenti le più alte cariche istituzionali della provincia. All’inizio della cerimonia a passare in rassegna lo schieramento dei carabinieri in uniforme il colonnello Vittorio Stingo accompagnato dal prefetto Filippo Romano.
“Anche quest’anno con noi ci sono gli studenti – ha aggiunto il col. Stingo -, questa modalità di conduzione della nostra festa rientra nella più ampia idea di sicurezza condivisa attraverso una partecipazione attiva tra cittadinanza che ama la propria terra e noi, istituzioni che ce ne siamo innamorati. Non ci saranno discorsi, non ascolterete resoconti numerici e dati, le nostre iniziative puntano principalmente ai giovani. Puntano ad “aprire la mente” dei ragazzi affinché sviluppino una coscienza civile e costruiscano un futuro in cui ci sia spazio per la legalità e la solidarietà. La sfida della legalità è una sfida che possiamo vincere solo se decidiamo di combatterla insieme”.
Durante la cerimonia, condotta dal giornalista Silvio Schembri, si sono esibiti i ragazzi della Compagnia del Tempo relativo, coordinata dalla professoressa Lella Falzone e da Angelo Lo Verme, accompagnati dall’orchestra del liceo Classico e Musicale “Empedocle” di Agrigento diretta dal professore Giacomo Consolo.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp