Il gip del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo accogliendo la richiesta del procuratore capo Giovanni Di Leo e del pubblico ministero Maria Barbara Grazia Cifalinò ha disposto il giudizio immediato per la badante cinquantenne di Palma di Montechiaro Silvana Sfortuna, accusata di avere aggredito e sfregiato con l’acido il marito quarantottenne, rimasto gravemente ustionato in varie parti del corpo, così come anche d’aver finto inizialmente d’essere stata lei la vittima dell’aggressione.
Secondo il giudice il quadro probatorio è tale da non rendere necessaria l’udienza preliminare. La donna deve rispondere di calunnia e lesioni con sfregio permanente. La prima udienza del processo è stata fissata per il 9 maggio davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato.
Il marito della donna, ricoverato per settimane in ospedale in gravissime condizioni al Centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania, si costituirà parte civile con l’assistenza dell’avvocato Calogero Sferrazza.
L’uomo disse sin da subito di essere stato aggredito e di non avere neppure toccato la bottiglietta che conteneva l’acido. Una tesi alla quale, in un primo momento, il gip non ha creduto tanto da disporne la custodia in carcere. La vicenda risale al 5 dicembre scorso. La bottiglietta di acido sarebbe stata acquistata dalla donna in un negozio gestito da cinesi. Forse ha agito per vendetta.