Trepidazione, emozione, ansia e soddisfazione. Sono certamente questi stati d’animo ad accompagnare Andrea Cirino al debutto di lunedì 20 giugno, alle 15, a Taormina, con il suo romanzo “Quasi Papa”.
Il Vice presidente della Fondazione Teatro Luigi Pirandello di Agrigento, infatti, partecipa a Taobuk, la manifestazione, ideata e diretta da Antonella Ferrara, al via da oggi, che porta nella “Perla dello Jonio” i giganti del romanzo contemporaneo come Paul Auster e Michel Houellebecq e scienziati come il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi.
“Viaggio dentro ad destino” è il titolo dell’incontro che vede, appunto, protagonista Andrea Cirino con gli interventi di Calogero Mannino, già Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste; Giuseppe Pontillo, Direttore Beni Culturali Diocesi di Agrigento ed esperto Consiglio Regionale dei Beni Culturali della Regione Siciliana; Salvatore Pezzino, Giornalista.
Taobuk ha assunto una configurazione multidisciplinare e il cartello si impreziosisce con mostre, spettacoli teatrali e di danza, retrospettive cinematografiche, in location suggestive di cui il più rappresentativo è il Teatro Antico, insieme a palazzi, angoli e grandi alberghi.
Ogni anno, Taobuk sceglie un tema intorno a cui s’incardina un calendario di incontri, con il concorso di scrittori autorevoli, artisti, filosofi e scienziati. Il tema di quest’anno è la “Verità”, e vedrà in cinque giorni la partecipazione di oltre 200 ospiti, tra scrittori e giornalisti, filosofi, pittori e musicisti, medici e fisici, giuristi, politici ed economisti.
“Quasi Papa” percorre le vie impreviste di un sogno, dando voce alla storia di un giovane che dalla Sicilia va a Roma per diventare prete fino a sfiorare il soglio di Pietro: “Nel viaggio dentro un destino – si legge in una nota – fin dalla sua giovinezza e dal nascere della sua vocazione, il protagonista del romanzo “Quasi Papà” è alla ricerca della verità pur non essendo esente da quei dubbi che sono la strada obbligata per raggiungerla. L’ottavo comandamento (non dire falsa testimonianza) ci impone di rispettare la verità. Giovanni Paolo II, nell’introduzione della sua enciclica Veritatis splendor, parla di “obbedienza alla verità”, e sottolinea come nella situazione attuale dell’uomo sia sempre in agguato il pericolo del relativismo e dello scetticismo. In effetti la cultura contemporanea si appoggia su concezioni inadeguate della verità; considerando tutto opinabile, viene attribuito il medesimo valore a qualunque opinione. In questo senso Andrea Cirino prende le distanze dai canoni della cultura contemporanea e nel suo coerente cammino evidenzia come un’inadeguata concezione della verità conduca al relativismo anche nel campo etico. Pur sapendo che il problema della verità è presente in tutto lo sviluppo della storia della filosofia, Andrea comprende che tante riflessioni hanno portato a diverse risposte, alcune delle quali difficili da ricondurre a una visione cristiana del mondo. Ma per il protagonista di “Quasi Papa” la verità è solo quella che obbedisce al disegno di Dio, anche se vogliamo chiamarlo destino”.
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