
AGRIGENTO. L’Akragas Futsal è ad un passo dall’impresa “serie B” che ad Agrigento difficilmente sarà dimenticata. Oggi alle 15 giugno, infatti, nel fortino del Pala Forum Bellavia, la formazione biancazzurra del presidente Peppe Paradisi, scriverà una importante pagina della storia del futsal in città. E’ in programma infatti la sfida di ritorno contro il Vis Gubbio, già sconfitto all’andata.
Il 6 a 4 in terra umbra consegna ai biancazzurri allenati da mister Peppe Castiglione un margine di tranquillità che permetterà a capitan Daino e compagni di gestire meglio la pressione della gara di ritorno. Due gol di scarto nel calcio a 5 sono poca roba, ma potrebbe essere complicato per la Vis Gubbio.
“Adesso, con tranquillità, serve solo gestire la gara – spiega mister Peppe Castiglione – senza rilassarci e senza pensare di avercela già fatta. L’imperativo è non lasciare nulla al caso, scendere in campo concentrati ed affamati di vittoria – aggiunge Castiglione – i nostri avversari arriveranno in Sicilia con voglia di riscattarsi e venderanno cara la pelle, non guardo al risultato della gara di andata, domenica sarà una battaglia”. La squadra si è allenata tutta la settimana per arrivare all’appuntamento di oggi in grande forma. Sarà la gara di ritorno della finale playoff del raggruppamento 4 per acquisire il diritto alla partecipare alla Serie B nazionale 2018/2019. Al termine del triplice fischio potrebbe “scatenarsi l’inferno” per la storica promozione in serie B. Roster al completo in casa Akragas con il rientro di Emanuele Cinici dopo il turno di squalifica; unico assente Sutera Sardo ancora appiedato da una squalifica che ai più e sembrata troppo severa. Nulla trapela dai due spogliatoi: la sensazione è che sarà una partita ad alto tasso adrenalinico e combattuta fino al fischio finale, uno spettacolo imperdibile a detta di molti. La dirigenza biancazzurra non si sbilancia su quello che possa essere l’esito del match, ma si limita a ringraziare tutti coloro che hanno creduto nel progetto. Arbitreranno i signori Buscemi di Enna e Burletti di Ragusa.