Agrigento si riprende la serie A2 e se la riprende con merito alla fine di una serie lunghissima giocata gettando il cuore oltre l’ostacolo contro la corazzata Real Sebastiani Rieti. La squadra di coach Catalani ha avuto il merito di crederci fino in fondo e di rimanere lucida ed attaccata al punteggio fino all’ultima sirena. Una vittoria ottenuta con l’assenza di una colonna portante di questa squadra il capitano Albano Chiarastella (assente già da gara 3). Agrigento sempre in partita ed il pubblico del PalaMoncada ha fatto il resto. Un fattore in gara uno e due, un fattore in gara cinque. Spalti caldissimi, sold out e spinta ai ragazzi del compianto Totò Moncada fino alla fine. Il main sponsor , che ha costruito questo gioiellino chiamato PalaMoncada, aveva deciso di retrocedere la squadra al tempo della pandemia. Ora la Fortitudo si è ripresa la categoria che gli spetta ed ha dovuto sudare tanto. La prima parte di gara è in perfetto equilibrio (35-35). E’ la tripla di Ndoja realizzata a fil della seconda sirena a mettere la partita in parità. Nel primo quarto Agrigento prova un primo mini allungo con un parziale incoraggiante che dice 22 a 15 alla fine del primo quarto. La seconda frazione parla laziale con Agrigento che ha difficoltà a trovare canestri e soffre l’esperienza e le doti balistiche delle bocche di fuoco rietine (13-20). Per Agrigento, alla pausa, solo Grande in doppia cifra con 14 punti, mentre per la formazione di Finelli è Loschi con 11 punti. Nella seconda parte di gara si continua punto a punto. La Sebastiani si affida a Contento che dall’arco ha segnato punti importanti. In doppia cifra per la squadra di Finelli, Loschi con 14 punti, Stanic 13, mentre Ndoja e Contento si fermano a 9. Nomi importanti che da soli avrebbero fatto tremare chiunque ma non la squadra operaia Fortitudo. Alessandro Grande si prende per mano la squadra, alla fine catturerà rimbalzi, fornirà assist e segnerà 16 punti. Morici segna 15 punti e Ambrosin 10. A meno di un minuto da giocare è la Sebastiani sopra di due possessi, poi la grinta della Fortitudo ed i punti che valgono il sorpasso. Ultimi due minuti thriller, non c’è appello. Lorenzo Ambrosin segna la tripla che vale il sorpasso (61-60), poi Rieti forza il tiro, perde il possesso e spende fallo, Grande dalla Lunetta completa l’opera. La Fortitudo Agrigento ha risposto all’ultima chiamata ed ha centrato la promozione in A2. Ora si riprende da dove si era lasciato a cominciare da un nuovo derby con i cugini Trapanesi.
Per Agrigento una annata da incorniciare con la vittoria del campionato e poi dei playoff, vero ed unico obiettivo stagionale dichiarato in sede di presentazione, 11 mesi fa, e la vittoria ai danni proprio dell’altra Rieti, la Sebastiani, che ha speso tantissimo in termini di energia. Appuntamento, dunque, a settembre, con un nuovo campionato, intanto spazio ai festeggiamenti che ad Agrigento sono andati avanti tutta la notte. Una vittoria dedicata al presidente Salvatore Moncada, scomparso prematuramente, l’urlo dei tifosi alla fine è stato tutto per lui che ha lasciato il testimone al figlio Gabriele e a tutta la famiglia appassionatissima di questo sport. (Domenico Vecchio)
Moncada Energy GroupAgrigento 63
Real Sebastiani Rieti 60
Fortitudo Agrigento: Ambrosin 10, Traore, Grande 16, Indelicato, Cuffaro 1, Bruno 2, Costi 9, Chiarastella, Morici 15, Bellavia, Peterson 6, Lo Biondo 5. Coach: Michele Catalani
Real Sebastiani: Stanic 13, Contento 9, Loschi 14, Ndoja 9, Maganza, Piazza 2, Ghersetti 6, Piccin 2, Okiljevic, Dieng 5.
Coach: Alessandro Finelli
Arbitri: Marco Guarino e Fulvio Grappasonno
Note: parziali: 22-15, 13-20, 17-18, 11-7
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