A margine di ogni problematica vocazionale
Di Diego Acquisto
Una problematica, quella vocazionale, balzata improvvisamente all’attenzione mediatica soprattutto nel territorio agrigentino, dopo la presentazione su questa nostra testata del nuovo romanzo, “Amore senza limiti” di don Giuseppe Ferranti, a cui ha fatto seguito, per caso, l’iniziativa di don Carmelo Petrone, direttore de “L’Amico del Popolo” che ha diffuso un video con la testimonianza dei 19 seminaristi del Corso Teologico del nostro Seminario.
Seminaristi, studenti di teologia che raccontano “l’ora x” che ha cambiato la loro vita, l’ora cioè in cui hanno sentito forte da parte del Signore, la chiamata ad una vocazione di servizio alla Comunità cristiana. Vocazione che li ha portati ad abbandonare i loro precedenti progetti di vita, per iniziare un percorso nuovo di studi e di vita, che li potrà condurre a ricevere l’imposizione delle mani da parte del Vescovo, per ricevere il sacramento dell’Ordine, ed esercitare a vantaggio della comunità il sacerdozio ministeriale.
Sacerdozio ministeriale che impegna coloro che lo ricevono al servizio del sacerdozio regale proprio di tutti i battezzati, la cui missione è quella della santificazione delle realtà temporali e tutti assieme contribuire all’edificazione del Regno di Dio, dove la legge fondamentale è quella dell’amore e della comunione, da vivere in silenzio e semplicità, ed in costante spirito di umiltà e di servizio.
Virtù che provvidenzialmente venivano sottolineate, proprio ieri a Santa Marta da Papa Francesco commentando il Vangelo del giorno Lc 17,20-25 e che facevano dire al Papa, che il regno di Dio che tutti dobbiamo servire, non è uno spettacolo, né “un carnevale“, “non ama la pubblicità”: è lo Spirito Santo a farlo crescere, non “i piani pastorali”.
E la vocazione, ogni vocazione, specie quella al sacerdozio è un dono di Dio offerto liberamente all’uomo ; un dono che si colloca per natura nel piano del mistero, un mistero di fede e di amore.
Dio ci ha creati, e a lui dice qualcuno spetta di indicarci la nostra vocazione. Cosa che Dio puntualmente fa. Poi il problema è sul come fare a conoscere il suo pensiero ed il suo piano! …..
Ed ascoltando i nostri 19 seminaristi, abbiamo la conferma che si deve fare domandandolo a Lui, nella preghiera; successivamente magari le qualità di cui ciascuno è fornito, ci diranno anch’esse per dove bisogna andare.
Intanto nella preghiera, in situazioni assolutamente ordinarie, come quelle di cui ci parla il vangelo quando Gesù chiama i primi apostoli…durante l’adorazione eucaristica, durante un’omelia ascoltando la citazione di qualche passo di Vangelo particolarmente stimolante, guidando un gruppo scout, in un giorno preciso, in una data che è rimasta impressa, Alessandro, Pippo , Alessio, Davide , Calogero , Gioacchino, Giuseppe, Rosario, Ignazio, ecc., sono alcuni dei nomi che in video raccontano la loro “ora x“, l’ora cioè del loro l’incontro personale con Cristo che li ha portati a lasciare il proprio ambiente, affetti, progetti, lavoro ed entrare in Seminario.
Il Popolo di Dio ha bisogno di essere guidato da pastori che spendono la loro vita a servizio del Vangelo e per questo deve pregare e collaborare.
Dinanzi alla diffusa sensazione di una fede non infrequentemente stanca, ripetitiva, e magari ridotta a “doveri da compiere”, questi nostri giovani hanno avvertito il fascino di un percorso speciale, in un incontro d’amore con Gesù, lasciandosi da Lui interrogare e provocare , sognando di realizzare con Lui ed aiutando tanti a fare altrettanto, una vita pienamente umana, lieta di spendersi in uno stile di servizio, di comunione e di amore.
Ci sembrano particolarmente importanti le parole che don Bruno, nel romanzo “Amore senza limiti” rivolge al giovane che vuole essere aiutato a fare discernimento sulla sua possibile vocazione al sacerdozio, che poi maturerà positivamente con ottimi risultati nel suo ministero.
“La scelta non deve scaturire da una delusione amorosa o da un trauma subito. Sarebbe un grave errore: non deve essere un ripiego, una specie di fuga , ma una scelta sincera, cosciente, pensata e fatta per amore”.
Diego Acquisto