di Eugenio Cairone
Il silenzio stampa, per dirla con una battuta, porta bene all’Akragas. Ebbene, tra silenzi e polemiche della vigilia, la squadra torna a casa pronta a festeggiare un Natale di pace e di serenità cosi come serena sarà la ricorrenza per i tifosi biancoazzurri che attendono di rivedere i ragazzi il 29 dicembre all’Esseneto. Grazie a Cochis oggi è festa ad Agrigento perchè l’Akragas tornando alla vittoria e conquistando i tre punti ha dimostrato di “esistere”, di essere ancora in vita pronta a riscattarsi. E il silenzio stampa a questo punto forse può andare anche a farsi benedire. Ma è bene convincersi che non è questa la strada da percorrere. Intanto auguri a tutti: Società, mister e singoli giocatori che oggi hanno tutto il diritto di godersi la festa. Iniziare il girone di ritorno con un bellissimo gol a pochi minuti dal fischio iniziale e con una vittoria sacrosanta aiuta sicuramente a voltare pagina e ad incoraggiare le “cordate” o la “cordata” a farsi avanti per condurre la squadra alla salvezza. Oggi l’Akragas ha vinto malgrado l’arbitraggio. Un direttore di gara non può concedere 4 minuti e poi lasciar giocare per un altro minuto e non contento proseguire per altri 20 secondi. E’ semplicemente assurdo e anche rischioso per il buon andamento della gara. Ebbene che in Lega tengano conto che gli arbitri designati non possono assolutamente essere i protagonisti del campo. Purtroppo con l’Akragas la storia si sta ripetendo e oggi, forse, è stato toccato il fondo. Un plauso va alla difesa e al portiere Pane ma anche al giovane Palmiero bravissimo ancora una volta nel tenere palla e aiutare i compagni a portare a casa il risultato conquistato contro un avversario che ha gli stessi problemi. Ecco perché è una vittoria che vale il doppio e l’augurio di un Buon Natale ci sta tutto! Eugenio Cairone