Doveva concludersi il processo a carico dei fratelli Angelo e Vincenzo Amato, licatesi, accusati di tentato duplice omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. I fatti in questione risalgono a sei anni fa e le vittime dell’agguato,Calogero Truisi di 50 anni e il figlio Angelo di 27 anni furono bersaglio di colpi di fucile. I due scampati all’agguato avvertirono le forze dell’ordine che sul posto hanno trovato quattro cartucce esplose di un fucile calibro 12 e il furgone con i fori dei proiettili. I Truisi hanno raccontato del diverbio avuto la sera precedente con due fratelli.
La polizia e i carabinieri effettuarono una perquisizione nella loro casa di campagna trovando una pistola detenuta illegalmente ed una serie di elementi che hanno fatto sì che i due fossero fermati per duplice tentato omicidio e porto abusivo di arma. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Santo Fornasier oggi in altra sede. Il pm, nella sua requisitoria, ha chiesto la condanna a 5 anni ciascuno per i due fratelli imputati.
La sentenza, dunque, è stata rinviata dal gup del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, per il mancato trasporto di uno degli imputati, a causa di problemi organizzativi.