In vetrina un cartello antifascista “È solo un invito alla tolleranza”.
“Esercizio commerciale antifascista”. Fa discutere, ma non troppo, il cartello apparso nella vetrina di un negozio della Via Atenea. Non si tratta di una provocazione e nemmeno di una trovata per far parlare di sè assicurano Camilla Zincone e Sonia Sangiorgi. Nessuna polemica con le scelte del nuovo governo e nemmeno prese di posizione. Ma un invito all’accoglienza e alla tolleranza, questo sì. Una è romana, l’altra catanese, entrambe, in perfetta controtendenza con chi ha chiuso i punti vendita in preda alla crisi, hanno deciso di investire sulla via principale della città dei templi. “Perché meravigliarsi della scritta” si chiede Camilla. “Fa parte di una nostra filosofia” aggiunge. “Il nostro – spiega ancora la romana, trasferitasi ad Agrigento soprattutto per questioni di cuore – prima ancora che essere un negozio è un punto di accoglienza. Siamo a sostegno della famiglia, delle fasce ritenuti più deboli ed i prodotti che offriamo ai clienti sono in perfetta sintonia con il nostro progetto”.
La vetrina “Antifascista”, si trova nel “salotto buono” della città, di fronte piazzetta Purgatorio per essere più precisi. Un cartello che vuole essere un messaggio chiaro contro ogni tipo di sfruttamento o razzismo: “No borders, No Nation, Stop Deportation”.
Già i fascisti, contro di loro ormai ci vanno tutti. E’ prassi, una moda forse. Ma come è possibile inquadrare il fascista, cioè l’intollerante, l’estremista. Allora la scritta va interpretata come un invito contro ogni individuo capace di brutalità, che non mette la famiglia al centro del vivere quotidiano, che considera gli immigrati intrusi o che non sopporta i bambini che giocano per strada.
“E’ proprio così – aggiunge ancora Camilla – noi qui offriamo tanti servizi gratuiti, mettiamo a disposizione delle mamme delle stanze per allattamento, per cambiare i pannolini ai loro piccoli, offriamo loro prodotti che in via Atena nessuno aveva pensato di vendere, perché ripeto per noi la famiglia è importante e gli articoli che esponiamo sono apprezzati da bambini e mamme competenti”. Adesso “gli estremisti” sono avvisati: Non mettere piede al “Piccole Volpi”, così si chiama il negozio di Camilla e Sonia.
Nella foto da sinistra Sonia Sangiorgi e Camilla Zincone
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