Si riaccende lo scontro Farm-Comune sulla legalità, mentre urge invece la ripresa del buon senso.
Di Diego Acquisto
Quella ripresa che aveva portato lo scontro sulla legalità ad un incontro giudicato positivo da entrambe le parti, i cui vertici oltretutto sono tutti della stessa famiglia politica penta stellata.
Un incontro in cui, oltre alla presenza del Sindaco, assessori, consiglieri comunali di maggioranza e vertici della Farm, con la presenza straordinaria di cinque deputati regionali, erano state concordemente riscontrate delle criticità “legali” sul piano amministrativo. Insomma tutta la famiglia penta stellata favarese, ai suoi massimi livelli, aveva concordato, con la garanzia dei deputati, il percorso amministrativo da compiere immediatamente per superare intanto l’empasse del momento, guardando poi concordemente anche al da farsi nel prossimo futuro per il bene di Favara.
Ma all’ incontro, ovviamente, non aveva partecipato, (e non poteva partecipare!) la magistratura a cui l’anonimo cittadino con residenza nei “sette cortili”, si era rivolto, ritenendo calpestato un suo diritto.
Un comportamento civilissimo, questo dell’anonimo cittadino che non ha reagito in altri modi di “giustizia fai da te”, purtroppo spesso in uso anche a Favara, ma non solo !
E poi, si sa che in Italia il potere politico è distinto da quello giudiziario, anzi proprio la distinzione dei poteri è ( e deve continuare ad essere) l’architrave della democrazia.
Dimenticando questo, l’imprevisto avvenuto proprio l’indomani dell’incontro positivo, cioè l’apposizione dei sigilli da parte dei carabinieri più vigili urbani, (forze di polizia che quando agiscono per mandato della Magistratura, per Costituzione sono temporaneamente esenti dalla loro ordinaria gerarchia) sembrerebbe avere fatto saltare tutto.
Ma non è così e non può né deve essere così, per il bene di Favara anzitutto e poi perché significherebbe scivolare, inspiegabilmente, sulla classica buccia di banana.
Quindi da archiviare e seppellire decisamente tutti gli episodi successi da parte dei responsabili e degli estimatori della Farm…. di cui ha fatto cenno la stampa locale. Cioè finti “sigilli” al Municipio, gesti goliardici di dubbio gusto, sbeffeggiando istituzioni e leggi, con valutazioni discutibili dell’operato non solo dei responsabili politici, ma forse anche della stessa magistratura, inducendo ad ipotizzare quasi una certa collusione con la burocrazia comunale, rea di essere capace solo ostacolare le cose positive e lenta ed assente per il resto, anche di fronte a clamorosi esempi di illegalità sul piano edilizio a Favara, ma non solo !
Cose sapute e risapute, sempre oggetto da tempo di reciproche accuse politiche, senza che mai nessuno abbia deciso di coinvolgere per casi concreti la Magistratura. E si sa che le denunce politiche sono una cosa e valgono nell’opinione pubblica secondo la credibilità di chi le lancia e vengono giudicate ed eventualmente sanzionate dal popolo quando nel segreto dell’urna esercita la sua sovranità, mentre le denunce penali, in democrazia, hanno un altro percorso ed un giudice togato che deve, pur con tutte le possibili attenuanti del caso, deve comunque sottostare solo alla legge.
Sui social network abbondano gli interventi, alcuni dei quali veramente fuori tema, se non proprio dannosi, al di là delle posizioni politiche di parte, mentre fortunatamente non mancano quelli positivi e propositivi, che nel rigoroso rispetto nella legalità, delle istituzioni e degli uomini che per ma,dato popolare le rappresentano, invitano alla prudenza ed alla saggezza, puntando unicamente al bene comune e bandendo inutili asprezze, polemiche sterili e fuorvianti. In questo senso ci pare doveroso sottolineare il comportamento serio e responsabile dei Consiglieri Comunali d’opposizione, che hanno assolutamente evitato di “montare la tigre”, di partecipare al tifo talvolta anche da curva sud, restando in responsabile silenzio, perché devono essere gli organi competenti, magistratura compresa, a garantire la legalità, obbligatoria per tutti.
Infine registriamo i continui inviti alla legalità perché la legge è uguale per tutti, nessuno escluso, dell’avv. Mimmo Russello, del quale abbiamo ben colto, sin dall’inizio, l’anelito che abbiamo assecondato di volere chiudere al più presto la questione, senza perdere altro tempo, puntando unicamente al bene comune. E per questo riportiamo le sue precise parole, che condividiamo in pieno: “A me non interessa il giudizio politico di parte, guardo la sostanza delle cose. La Farm ha bisogno del sostegno delle istituzioni e mi auguro che queste dispieghino tutta la loro forza per costruire. La soluzione è quella tracciata nel tavolo tecnico tra Comune e Farm. Non si sciupi questo importante risultato continuando con gli attacchi verso le istituzioni, che non rappresentano un movimento, ma un’intera città. I cittadini vogliamo che il modello di sviluppo della Farm non solo viva e si rafforzi, ma diventi sempre più progetto pilota per altre analoghe iniziative, che vanno estese ad altri settori, nel rispetto della legalità”.
E mentre abbiamo scritto questa nota, il nostro pensiero va stasera al Consiglio Comunale convocato proprio per oggi 7 agosto, alle ore 18, in seduta estiva straordinaria, con unico punto all’OdG : la relazione annuale del Sindaco Anna Alba, che probabilmente – pensiamo – potrà spendere pure qualche parola sull’argomento Farm.
Diego Acquisto