LICATA. La Capitaneria di porto con l’ausilio dei sommozzatori della Marina e della polizia municipale di Licata hanno rimosso più di 50 “corpi morti” dalle acque antistanti a Torre di Gaffe. “Corpi morti” che, d’estate, servivano per l’ancoraggio abusivo di piccole imbarcazioni.
L’operazione è stata la prosecuzione di quella che lo scorso anno era stata eseguita in prossimità delle spiagge di Mollarella e Pisciotto.
E’ stata eliminata anche una piattaforma in cemento armato utilizzata per l’alaggio delle imbarcazioni da diporto. L’area, nei giorni scorsi, era stata sequestrata dalla Capitaneria di porto, coordinata dal tenente di vascello Giuseppe Maggio. La Procura ha poi convalidato il sequestro ed è arrivato il via libera per poter procedere al ripristino dei luoghi. Bonifica realizzata grazie anche alla collaborazione del Comune che ha messo a disposizione i mezzi necessari per raccogliere e rimuovere gli oltre 50 corpi morti. Pur essendo più vicina a Palma, la zona balneare di Torre di Gaffe risulta in territorio di Licata.