AGRIGENTO. Stenta a decollare la raccolta differenziata ad Agrigento. I cittadini stanno seguendo un percorso graduale che porterà all’ottimizzazione del servizio ma ancora c’è chi rimpiange i vecchi cassonetti di prossimità. Dal Palazzo San Domenico, sede del municipio di Agrigento, il sindaco Lillo Firetto, assieme all’assessore all’Ambiente Nello Hamel stanno puntando sull’educazione dei cittadini e sulla formazione di una nuova mentalità, per cercare di raggiungere obiettivi importanti. E ieri l’assessore Hamel ha incontrato i cittadini in una pubblica assembla per spiegare le ragioni di una nuova ordinanza. E non solo. Una trentina di persone ha seguito e interloquito con l’assessore, esponendo i problemi della varie zone della città, soprattutto nelle vie del centro, quelle che oggi accusano i maggiori problemi. Secondo le parole dell’assessore importanti novità ci saranno da settembre:
«Abbiamo appena dato vita ad nuovo appalto, questo ci permetterà di coprire tutta la città – spiega Hamel – entro tre mesi avremo nuove attrezzature e nuovi mezzi ecologici. A settembre, superata la fase iniziale di assestamento, la pulizia entrerà a regime». Fino a settembre continuerà invece la pulizia straordinaria che in questi giorni sta interessando diverse zone della città, come Villaggio Mosè, Fontanelle e San Leone.
Ogni cittadino espone però dei problemi nelle diverse vie del centro, da via De Gasperi a via Orazio, fino alle frazioni. Altri denunciano di come alcuni operatori che dovrebbero spazzare le strade stanno invece con il cellulare in mano, altri ancora di come in alcune zone non venga effettuato lo scerbamento.
A chi propone l’uso delle campane, Nello Hamel risponde negativamente, e che solo in futuro si potrà arrivare ad un nuovo livello della raccolta differenziata: «Gli esperimenti delle campane non sono riusciti. Quando tra tre anni la gente avrà maturato una concezione diversa noi passeremo ad un altro livello, più maturo, perché la differenziata va presa seriamente». Con il nuovo piano verranno installati nuovi cestini, mentre verranno aperte delle microzone ecologiche nei quartieri del centro, in modo da dare la possibilità a tutti coloro che vivono nelle vie del centro storico di poter agire in modo più libero. L’intento dell’amministrazione è anche quello, in futuro, di ridurre i giorni di raccolta porta a porta, per uno spreco inferiore di energie in termini di uomini e mezzi, e più isole ecologiche.
In questi mesi estivi, “caldi” sotto il punto di vista dei rifiuti, proseguirà la pulizia d’emergenza con uno spazzamento che, dopo aver interessato zone cruciali, adesso si dedicherà ai vicoli più nascosti e meno frequentati. Tema ancora più sentito dai cittadini è l’ordinanza emessa dal Comune in questi giorni, nella quale, tra le altre cose, imponeva il rilascio del mastello davanti la porta, non prima delle 23: una decisione che ha riscosso numerose polemiche.
Hamel spiega che si è trattato di un errore: «Le incongruenze dell’ordinanza sono congelate – spiega Hamel – alle 8 si può conferire il mastello. Questa settimana l’ordinanza verrà cambiata e prima posso assicurare che non verranno fatte multe». Stop all’ordinanza quindi e nuove direttive per i prossimi giorni, compresa l’introduzione delle etichette per “ammonire” chi non fa bene la raccolta. Per ciò che concerne le isole ecologiche, l’assessore assicura che i punti ecologici verranno riaperti dopo aver installati i bagni: «Abbiamo chiuso i punti ecologici perché erano previste multe in quanto erano senza bagno – chiarisce Hamel – ho fatto dei lavori usando la mia indennità, ma appena riaperta quella di piazzale Ugo La Malfa sono arrivate masse di rifiuti che hanno reso impossibile il prelievo. Adesso siamo a regime. A breve sarà riaperta anche quella di Fontanelle». Il futuro sembra quindi più roseo sotto il punto di vista dei rifiuti, come sperano i cittadini intervenuti al dibattito che, pur ringraziando l’assessore per l’incontro, sono ormai delusi da un’organizzazione che è stata gestita male e adesso sta recuperando le numerose falle commesse. I lavori straordinari continueranno alle Dune, lungo la pista ciclabile insabbiata, poi gli operai torneranno al Villaggio Mosè.