CANICATTI’. Dopo aver interessato il Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, sono arrivate le prime risposte da parte della Regione. Lo annuncia il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, che questa mattina, assieme agli altri suoi colleghi è stato convocato a Palermo.
“Il fronte compatto dei sindaci – dice Di Ventura – ha portato un primo positivo risultato. Sono stato contattato dal Prefetto che mi ha riferito di un’apertura dell’assessore regionale Alberto Pierobon, il quale si sarebbe detto disponibile ad una temporanea sospensione del decreto. Altresì si è reso disponibile ad incontrare una nostra delegazione di sindaci per discuterne nel merito. Non possiamo che ringraziare l’assessore Pierobon per aver compreso l’importanza e la delicatezza della situazione. E non possiamo che ringraziare il Prefetto per la sua positiva azione”. Stanotte la spazzatura è stata raccolta ma non avendo dove scaricare è rimasta negli autocompattatori in attesa di sapere in quale discarica andare a conferire”.
Ieri i sindaci si sono autoconvocati nella sede Srr Ato4 Ag per discutere sul decreto, e poi si sono spostati in Prefettura per esporre le loro preoccupazioni al Prefetto Dario Caputo. I sindaci hanno chiesto l’intervento del rappresentante territoriale del Governo per far sospendere il provvedimento e fissare un incontro col Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. A conclusione della riunione i sindaci presenti hanno concordato di inoltrare una mozione alla Regione per chiedere la sospensione immediata del decreto e di autorizzati a continuare a conferire presso gli attuali impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti solidi urbani. Secondo gli amministratori – infatti – “la convenzione da sottoscrivere con l’impianto di Alcamo è oltremodo onerosa, comporta lo sforamento dei costi assunti dalle amministrazioni che hanno approvato i Piani economici finanziari, non consentendo di rispettare gli impegni di spesa e che le clausole vessatorie non sono comunque compatibili con l’ordinamento degli enti locali”. Infine i sindaci hanno “diffidato la Regione ad istituire con urgenza la richiesta di autorizzazione all’insediamento dell’impianto di Tmb proposto dalla Srr Ato 4 nell’impianto di contrada Cazzola a Canicattì, per ridurre i tragitti di trasporto e consentire la valorizzazione del sito”.