Una mostra nella Taormina fresca di G7 per promuovere l’arte, l’archeologia, ma soprattutto Agrigento. L’idea, geniale, è di Fabrizio Lagaipa. L’albergatore agrigentino, grande appassionato di arte antica, che già in passato aveva dato vita ad iniziative culturali innovative e legate all’archeologia come l’apertura ad Agrigento dell’Hotel Costazzurra Museum & Spa, primo archeo-hotel del mondo, eventi culinari legati alla cucina dell’antichità e persino la riscoperta di trattamenti e rituali estetici dell’antichità quali il massaggio con lo strigile, ha lo scopo di promuovere la città dei templi anche a Taormina “capitale” del turismo siciliano e non solo. (GUARDA LE VIDEO INTERVISTE).
L’esposizione, presentata questa mattina alla presenza dell’archeologa Antonella Lo Porto, proporrà una variegata selezione di oggetti che spaziano da quelli di uso comune sino a pezzi rarissimi come, ad esempio, un lekytos (vaso dal corpo lungo), andato perduto per secoli, del pittore di Haimon (uno dei 117 esemplari esistenti al mondo, custoditi nei piu’ prestigiosi musei). Ed ancora, coppette rituali, statue votive, bronzetti e svariati oggetti di uso quotidiano.
“Ai visitatori che verranno a visitarla diremo suggeriremo di venerie ad Agrigento – ha spiegato Fabrizio La Gaipa ha spiegato – patria della Magna Grecia. La mostra è di estremo valore – aggiunge . Recuperare questi oggetti significa recuperare la nostra memoria e la nostra eredità culturale e materiale”.
La mostra sarà ospitata nella Sala Estate del Palazzo Duchi di Santo Stefano che, dopo il Teatro Antico, è l’edificio storico più bello di Taormina. La curatela scientifica del progetto è stata affidata a un team di giovani archeologi guidati dal dottor Salvatore Varisano. L’allestimento è curato dall’architetto Alfonso Cimino.
Il programma della mostra prevede un palinsesto di approfondimenti che vedranno coinvolte importantissime realtà culturali e scientifiche.