Arresto convalidato e applicazione della custodia cautelare degli arresti domiciliari che per i minori si chiama «permanenza a casa».
Queste le decisioni del gip del tribunale dei minorenni Alessandra Puglisi per i tre ragazzini, fra i 15 e i 17 anni, fermati dalla polizia lunedì pomeriggio dopo avere rapinato una tabaccheria nel rione Cannelle, di Porto Empedocle. I tre indagati, difesi dagli avvocati Daniele Re, Giuseppe Aiello, Olindo Di Francesco e Giulia Cristodaro, hanno sostanzialmente ammesso i fatti, pur dando una versione non del tutto identica con riferimento soprattutto all’arma usata per compiere l’assalto. Pistola che poi si è rivelata essere un giocattolo.
Due dei tre ragazzini, col volto coperto da un passamontagna e di cui uno armato dell’arma, scrive il GDS, hanno fatto irruzione nel negozio e si sono fatti consegnare il registratore di cassa mentre il terzo, all’esterno, faceva da palo. La tabaccaia – sempre secondo la ricostruzione dell’episodio – è riuscita a strappare il passamontagna dal volto di uno dei tre banditi che, però, si sono dati alla fuga. Le urla della commerciante hanno attirato l’attenzione di un immigrato che, a distanza di pochi metri dall’ingresso, si è scagliato contro i tre rapinatori riuscendo a togliere dalle mani di uno di loro il registratore di cassa e a far cadere la pistola.
I tre sono poi fuggiti per la montagna sovrastante la zona, uno di loro ha perso anche una scarpa.
Polizia e carabinieri, nel frattempo, hanno setacciato l’intero quartiere Cannelle e sono riusciti a bloccarli dopo un breve inseguimento. Ieri mattina l’udienza di convalida dell’arresto che è stato chiesto dal pm Paola Caltabellotta.
E l’immigrato che ha sventato la rapina è diventato l’«eroe» del giorno soprattutto in questo momento in cui si dibatte a lungo di immigrazione e integrazione. Il protagonista della sventata rapina si chiama Buba, ha 24 anni ed è originario del Gambia. (FONTE GDS)