Il mondo rap è l’attrazione del momento, e infatti da serie tv a canzoni, il rap oggi non ha più confini. E non a caso merita menzione la serie di Netflix Rapture, che mette in risalto vari rapper americani che hanno marcato la storia del mondo hip hop. Dal rap americano al rap italiano, questo è un mondo dalle mille sfaccettature
Rapture, la serie dedica un episodio al rapper Nas
“Ho sempre avuto un piano, si distinguono quelli che vogliono riuscire” questa è la massima del rapper Nas. Con più di venticinque milioni di dischi venduti da quando si è lanciato nel mondo rap con l’album Illmatic nel 1994, Nas è ritenuto da molti uno tra i più bravi rapper viventi ed è “la prima donna” di un episodio della docuserie Netflix che mette in risalto il mondo della cultura hip hop in 8 puntate.
Ognuno degli episodi è stato dedicato ad un personaggio importante che ha segnato la storia del rap: Nas and Dave East, T.I., Rapsody, Logic, G-Eazy, A Boogie wit da Hoodie, 2 Chainz e Just Blaze. Lo scopo è quello di descrivere la storia dei cantanti,i concerti, la storia famigliare fino alla registrazione delle loro canzoni.
Nell’episodio Nas verrà raccontato nella sua quotidianità: gli amici, i parenti, il lavoro. Inoltre i fan avranno un’anticipazione circa la collaborazione con nuovi giovani talenti, tra cui Dave East.
Rapper T.I., la sua storia raccontata con una serie tv
Uno degli episodi sarà poi interamente dedicato a T.I., che si è n estrema velocità fatto strada nel mondo rap, divenendo come uno degli artisti più forti nel panorama musicale grazie ad una serie di hit indimenticabili, che hanno portato la musica rap al successo. L’episodio della nuova serie racconterà la quotidianità di Tip, che descrive pure il suo punto di vista e fa comprendere ai suoi fan come è stato capace di usare la sua musica per generare cambiamenti positivi.
Rapper italiani, chi sono i migliori
E veniamo al rap italiano. Chi sono i rapper che meritano menzione nel nostro paese?
Certo, sarebbe impossibile fare una classifica dei dieci rapper più bravi d’Italia. Incide sempre e comunque il proprio gusto musicale, ma qualche nome forse merita più di altri.
Ecco dunque che tra i nomi più gettonati spunta quello di Fabri Fibra: nome d’arte di Fabrizio Tarducci. Parliamo di un rapper, produttore discografico e scrittore italiano, che è entrato nell’ambiente del rap underground a metà degli anni novanta, con il nome Fabbri Fil, essendo parte per molti anni di differenti gruppi musicali come gli Uomini di mare, i Qustodi del tempo, il collettivo Teste Mobili e il supergruppo Piante Grasse.
Altro nome must del rap è Caparezza, un cantautore e rapper italiano. Per la particolarità dei suoi brani, usa chiavi di lettura diverse a seconda di chi decide di ascoltarlo. Canzoni che possono essere apparentemente semplici brani di contorno (come “Fuori dal Tunnel” o “Vieni a Ballare in Puglia”) che in vero sono denunce sociali di rilievo.
Avanti ancora con Marracash, nome di fantasia di Fabio Bartolo Rizzo. Classe 1979, Marra è un produttore discografico italiano e rapper, membro della crew Dogo Gang.
Non poteva di certo mancare nella top list Jake la Furia, alias Francesco Vigorelli, cioè un rapper, writer, disc jockey e beatmaker italiano. È stato parte integrante del gruppo Club Dogo e della crew Dogo Gang.
E finendo in tema Club Dogo fa il suo ingresso Gue Pequeno, nome d’arte di Cosimo Fini, anche conosciuto con gli pseudonimi di, Il Guercio o Lucky Luciano. Classe 1980, Guè è un rapper e produttore discografico italiano, che ha fatto pare con Jake la Furia del gruppo hip hop Club Dogo e della crew Dogo Gang. Stile e presunzione, mista ad eleganza nelle rime, fanno di Guè un fuoriclasse.
E infine ma non per importanza c’è J Ax: Alessandro Aleotti è un cantante rap e cantautore italiano, famoso sin da quando è stato la voce solista del gruppo hip hop-crossover Articolo 31, fondato insieme a DJ Jad nei primi anni novanta. Negli anni ha cambiato genere, ma il rap è il suo unico amore, e da un po’ di tempo si dedica alle rime con un altro rapper famoso, Fedez.