Pubblicata una notizia spacciata per “bomba” sulle prossime elezioni regionali
Di Diego Acquisto
E sarebbe davvero una bomba sulla democrazia se dovesse produrre gli effetti desiderati da parte del Movimento Cinque Stelle della Sicilia.
Una bomba sulla democrazia perché ridurrebbe drasticamente la possibilità di scelta di quei siciliani che il prossimo 5 novembre si recheranno alle urne per eleggere il nuovo governatore, successore di Rosario Crocetta.
Il quale – dobbiamo ricordare – è completamente fuori campo, pare proprio per “un vizio di forma”, perché dopo aver rinunciato alla candidatura alla presidenza per un accordo (a suo dire !) con Renzi, ha visto esclusa dal collegio di Messina, per irregolarità procedurali, la sua lista civica “Arcipelago Sicilia- Micari Presidente” – dove aveva deciso di correre per uno dei 63 seggi a Palazzo dei Normanni. Un vizio “di forma” che ha fatto parlare Crocetta più che di danno personale, di danno al “ libero gioco” della democrazia.
Specifichiamo che l’Assemblea Regionale sarà composta da 70 deputati, 63 eletti dalle varie liste col sistema proporzionale, mentre gli altri sette col listino che accompagna il candidato presidente risultato eletto.
Ma ritornando all’argomento, il vero danno alla democrazia , a nostro giudizio, sarebbe se, come chiedono i pentastellati siciliani, venissero considerate irregolari le firme di supporto ai candidati delle due grandi coalizioni di centro sinistra e di centro-destra, cioè Fabrizio Micari e Nello Musumeci; perché nel caso resterebbero in campo solo Giancarlo Cancelleri per il Movimento Cinque Stelle, Claudio Fava per Mdp (Movimento Democratici e Progressisti) Art. 1, Sinistra Italiana e PCI. e Roberto La Rosa per “Siciliani Liberi”.
Sarebbe davvero un grave danno, una vera bomba, alla quale comunque nessuno crede, accusando i grillini di aver lanciato la notizia solo per far parlare di sé, e peggio ancora di avere un concetto falsato di democrazia, cioè come si legge “il loro concetto di democrazia non è il confronto con gli avversari ma l’esclusione in modo da correre soli…”.
Intanto diciamo che la norma di legge al riguardo, nel passaggio che ci interessa, così recita: “Le sottoscrizioni degli elettori presentatori, debitamente autenticate, devono essere contenute in appositi moduli recanti in ciascun foglio il cognome, il nome, il luogo e la data di nascita del capolista e degli altri candidati, nonché il cognome, il nome, il luogo e la data di nascita di ognuno dei sottoscrittori ed il comune di iscrizione nelle liste elettorali”.
Le numerose firme (quasi 2000 come minimo !) sulle candidature alla Presidenza della regione , specificamente per quanto riguarda il cosiddetto “listino” (formato da sette nomi, di fiducia del candidato presidente), non sarebbero in perfetta regola con quanto prescrive la legge, perché chiaramente apposte in bianco e quindi senza che i firmatari potessero essere a conoscenza dei candidati. E ciò in quanto i candidati del listino, sono stati decisi in molti casi proprio negli ultimi giorni o addirittura nelle ultime ore, prima della scadenza
E chissà se avessero visto certi nomi,… se alcuni avessero firmato ! Ogni ipotesi è possibile, dicono non pochi.
Ma d’altra parte non si vede come si potesse fare altrimenti, per cui quella dei grillini viene valutata con un’inutile provocazione.
E noi propendiamo per questa valutazione e confidiamo nella Magistratura che vorrà assicurare la possibilità di scelta, fondamentale per la democrazia.
Ma, per un altro verso, anche vista l’aria non buona che spira su queste elezioni, viene anche da pensare che se per il listino si fosse osservato, formalisticamente ed alla lettera, quello che la legge prescrive, si sarebbe sicuramente evitata o almeno fortemente limitata, certa grottesca sagra di vergognoso protagonismo-cambia- casacca , verniciato da motivazioni ideali, dove però appariva invece chiara ben altra motivazione.
Tutta una serie di eventi che si sono verificati e che anche in questi giorni si vanno verificando, che – ahimè ! – non depongono bene per la soluzione dei gravissimi problemi sul tappeto e per i quali si auspica davvero una forte ripresa del senso di responsabilità nella scelta delle persone, a cui affidare il governo della nostra bella, martoriata isola.
Diego Acquisto