LICATA. Sono stati completati i lavori di sistemazione ed adeguamento del teatro Re Grillo di Licata. Lo ha annunciato il commissario straordinario, Maria Grazia Brandara, che ha aggiunto: “E’ stata convocata la commissione provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli ed immediatamente dopo sarà richiesta l’autorizzazione di polizia al Questore di Agrigento per far tornare fruibile il teatro”. Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti delle compagnie teatrali della città che attendono da 4 mesi che il contenitore culturale possa tornare ad essere fruibile e disponibile. Ed in previsione della riapertura del teatro “Re”, il commissario Brandara, assumendo i poteri del Consiglio comunale ha approvato il regolamento per l’uso e la gestione della struttura comunale che ha sede in corso Vittorio Emanuele. Il provvedimento, alla luce di quanto si legge nella proposta di deliberazione, si è reso necessario, in considerazione delle numerose richieste che pervengono al Comune per l’utilizzo dell’importante contenitore culturale, una corretta gestione della stessa, nel rispetto delle norme antincendio e della sicurezza pubblica, e di quanto altro disciplina la materia di pubblici spettacoli. Il regolamento, suddiviso in tre titoli (principi generali, tariffe di concessione e prescrizioni), complessivamente consta di 13 articoli, il primo dei quali (destinazione d’uso) fa specifico riferimento alle possibilità d’utilizzo per manifestazioni di interesse culturale, sociale e politico – istituzionale, purché di interesse e prestigio per la città. A seguire tutti gli altri articoli che illustrano le procedure e le condizioni per ottenere la concessione del teatro, i criteri per la definizione tariffaria, le disposizioni a favore delle scuole, gli obblighi a carico del concessionario e i divieti. Uno strumento, necessario per un corretto utilizzo di uno dei più importanti e bei monumenti liberty della città. Per ottenere l’uso del teatro le istanze vanno presentate con almeno 30 giorni di anticipo rispetto alla manifestazione che si vuole organizzare. “La concessione del teatro – si legge all’articolo 6 – è di regola rilasciata a titolo oneroso”. La tariffa sarà diversa a seconda degli usi: un costo cioè, per manifestazioni aperte al pubblico, ed un altro per le prove. Alle associazioni “che perseguano obiettivi volti allo sviluppo culturale, civile e sociale della comunità sarà applicata una tariffa agevolata”. Le scuole, invece, otterranno concessioni gratuite “per iniziative di carattere didattico, e di valore culturale e scientifico”. Niente tavole imbandite e consumazioni di cibi e bevande nel teatro e nel foyer. Alla fine del mese di novembre 2017 il commissario straordinario del Comune, Maria Grazia Brandara, con deliberazione, assunta con i poteri della giunta municipale, e dichiarata immediatamente esecutiva, aveva proceduto a prelevare dal fondo di riserva la somma di 15.000 euro, per l’esecuzione dei lavori necessari per ripristinare le condizioni di sicurezza. I lavori sono stati eseguiti in economia, a cura dei collaboratori tecnici del Comune. “Facendo subito seguito all’impegno pubblicamente assunto ai fini del ripristino delle norme di sicurezza degli impianti antincendio e di illuminazione del teatro comunale – aggiunge l’onorevole Brandara – ho impegnato subito la somma di 15 mila euro prelevandola dal fondo di riserva. Consapevole dell’importanza che un teatro assume per la crescita culturale e civile di un popolo, sin dall’antica Grecia, non potevo restare insensibile a quanto emerso nei giorni scorsi, a seguito del sopralluogo effettuato dalla Commissione di Vigilanza sui pubblici spettacoli, circa il rispetto delle norme all’interno di questo contenitore culturale, per cui ho deciso di intervenire immediatamente”. Era stato il questore di Agrigento, Maurizio Auriemma, tramite l’ufficio Pasi, a disporre la chiusura del contenitore culturale del corso Vittorio Emanuele. “Si è appreso – aveva scritto il questore – che presso il teatro “Re Grillo” vengono effettuate rappresentazioni teatrali con presenza di pubblico. Dagli atti d’ufficio risulta, tuttavia, che il teatro non è in possesso di licenza di polizia, ne è dotato di certificato prevenzione incendi, rilasciato dal comando provinciale dei vigili del fuoco”. Il teatro non aveva alcune autorizzazioni per gli spettacoli con il pubblico e quindi era stato dichiarato inagibile. (*PAPI*) Paolo Picone