Perché è così importante lavorare sul posizionamento su Google del proprio sito web e quali sono le tecniche a cui ricorrere per arrivare in prima pagina.
Internet negli ultimi anni ha radicalmente trasformato il mondo della comunicazione. Se prima, infatti, la televisione, il cinema, i giornali o la cartellonistica erano i mezzi più utilizzati per farsi conoscere da potenziali clienti, oggi è il web la maggiore fonte di visibilità e il mezzo attraverso il quale gli utenti entrano in contatto con quello che vogliono sono i motori di ricerca.
Questo importante cambiamento della società in cui viviamo ha determinato, dunque, l’esigenza di lavorare sulla propria immagine sul web per qualsiasi tipo di attività, dalla grande azienda al libero professionista, dall’hotel alla scuola di danza, e così via. Essere visibili e rintracciabili sul web è fondamentale per acquisire nuovi clienti ed è un fattore dal quale nel 2018 non si può assolutamente prescindere.
Ma perché parliamo in modo particolare di posizionamento su Google? E gli altri motori di ricerca? Perché Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo. In Italia copre ben il 90% delle ricerche, lasciando solo il 10% ad altri motori di ricerca, come Bing o Yahoo. Per questa ragione è evidente che, sebbene questo non significhi trascurare altri motori di ricerca, la chiave del successo risieda in un lavoro accurato su Google.
Il primo passo, dunque, è quello di costruire un sito web grazie al quale si possa essere rintracciati da potenziali clienti. Il secondo sta nel posizionamento su Google. Quando parlo di posizionamento su Google faccio riferimento, ovviamente, a quella branca chiamata SEO (sigla che sta per Search Engine Optimization) che si occupa del posizionamento nei risultati organici di Google e non alla SEA (sigla che sta, invece, per Search Engine Advertising) e fa riferimento alla pubblicità attraverso i motori di ricerca (per intenderci le sponsorizzazioni che possono essere acquistate su Google e che fanno sì che il sito in questione compaia all’inizio o alla fine di una pagina dei risultati contrassegnato con la sigla “ann.”). Questo perché la SEO, al contrario della SEA, permette di avere risultati più duraturi e un ritorno dell’investimento iniziale più sicuro, rispetto alla sua alternativa “sponsorizzata”.
Il modo più semplice di ricorrere alla SEO, dunque, è quello di affidarsi ad un esperto SEO o ad un agenzia che si occupi di posizionamento su Google, come ad esempio https://jfactor.it/
Questo richiede, ovviamente, un investimento abbastanza consistente, soprattutto se la parola chiave per la quale ci si vuole posizionare è abbastanza competitiva, ma, se vengono raggiunte effettivamente le prime posizioni sul motore di ricerca, il ritorno economico dello stesso e il guadagno sono praticamente assicurati.
Per chi, invece, non ha un grande budget da dedicare allo scopo c’è la possibilità di ricorrere ai vari corsi di SEO disponibili sul web. La SEO, infatti, è una vera e propria arte e, se si studiano i principi fondamentali da mettere in pratica, potete essere voi stessi a migliorare il posizionamento su Google del vostro sito web.
Per questa seconda opzione, però, è molto importante assicurarsi di acquistare un corso effettivamente valido e tenuto da professionisti certificati del settore. Inoltre è importante che abbiate tempo e voglia da dedicare allo scopo perché arrivare primi su Google non è facile ed è necessario fare numerosi tentativi e prove.
Sia in un caso, che nell’altro, è molto importante continuare a monitorare costantemente il vostro sito web, anche dopo l’eventuale raggiungimento della prima posizione, dato che per mantenere a lungo un buon posizionamento bisogna aggiornare costantemente il vostro sito web e non dimenticare mai di mantenerlo fresco, interessante ed effettivamente piacevole per gli utenti del web.