di Eugenio Cairone
Forse ci vogliono convincere che tutto procede per il verso giusto riguardo il nuovo ponte Petrusa.
Forse, per gli addetti ai lavori è tutto normale discutere di progetto esecutivo a distanza di cinque mesi dalla chiusura del vecchio tracciato.
E cosi, ad Agrigento il sindaco Lillo Firetto, il dirigente dell’Anas regionale Nicola Montesano e il Coordinatore territoriale Valerio Mele, si sono incontrati per fare il punto sul nuovo ponte.
“Sin da quando abbiamo accertato la necessità di dover procedere alla ricostruzione del viadotto Petrusa, l’Anas si è adoperata per quanto di propria competenza affinché potesse essere definito nel minimo tempo possibile l’iter tecnico e amministrativo. L’incontro è stato organizzato anche al fine di potere condividere con gli enti interessati la soluzione progettuale elaborata e definire l’iter autorizzativo”.
Fin qui il responsabile regionale dell’Anas le cui parole gettano benzina sul fuoco e non servono certo a rasserenare la popolazione visto che siamo ancora nella fase quasi iniziale delle attività necessarie alla realizzazione del nuovo ponte.
Dopo mesi di pesanti disagi per tutti, insomma, non si è ancora in grado di esibire un progetto finito e di dare corso alla relativa gara d’appalto.
Per cui se ne riparlerà in autunno, a condizione che siano disponibili i pareri autorizzativi.
Quello che, intanto, non va giù alla gente è il ribadire che l’attuale allungamento del percorso è una cosa irrilevante.
Si continua, cioè, ad ignorare il pesante disagio unito al grande rischio vissuto dal personale in servizio alla casa Circondariale per non parlare dei problemi affrontati da tutti coloro che devono raggiungere l’ospedale San Giovanni Di Dio.
Tutte cose irrilevanti?
L’Anas recentemente aveva pure osato definire esagerate le lamentele dei cittadini.
Avessero almeno il buon senso di tacere dal momento che quanto ribadito anche stavolta è più fastidioso degli stessi disagi.
Eugenio Cairone