LICATA. Una pioggia di solidarietà per Massimo Ingiaimo, dipendente del Libero consorzio comunale di Agrigento, l’ex Provincia, fino a pochi mesi fa segretario del Pd di Licata e componente dell’Assemblea nazionale del partito. Nella notte le fiamme hanno avvolto l’ingresso dello stabile di via Ugo La Malfa, una traversa di via Gela, dove abita, tra gli altri l’uomo politico.
IL COMMISSARIO DEL COMUNE DI LICATA, MARIA GRAZIA BRANDARA
“Quanto sta accadendo a Licata – sono le parole del Commissario – ha veramente dell’incredibile, a causa di una escalation della delinquenza che, che nel giro di pochi giorni, ha preso di mira commercianti ed onesti cittadini. Se a questo aggiungiamo che questi criminali abbiano voluto prendere di mira anche i politici, la situazione si fa sempre più inquietante. All’ex segretario cittadino del Pd, Massimo Ingiaimo, all’assistente dell’on. Pullara, Pira, e a tutte le altre vittime di questi vili atti intimidatori, vanno la mia solidarietà ed il pieno appoggio di tutta quanta la società civile licatese. E’ chiaro ed evidente, che è necessario, con tutti i mezzi che la legge ci mette a disposizione, intervenire, per la tutela della incolumità delle persone e la salvaguardia del patrimonio sia dei privati che del demanio. Davanti a questa triste escalation di atti criminosi, il Prefetto di Agrigento ha già preannunciato una sua visita a Licata. La sua presenza sarà graditissima, ma riteniamo necessario ed è mia intenzione, nella qualità di attuale guida amministrativa di questa Città, chiedere ufficialmente che tale visita venga trasformata una riunione del Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica, da tenersi a Licata, per dare una immediata e decisa risposta alla Città ed ai suoi abitati, giustamente allarmati per quanto sta accadendo, mediante l’adozione di idonei provvedimenti che garantiscano il controllo del territorio in qualunque ora del giorno e della notte. Come sempre – conclude il Commissario – assicuro tutto il mio appoggio alle Forze dell’Ordine e agli organi inquirenti, e ribadisco la solidarietà a quanti sono vittime di questi assurdi, deprecabili e, soprattutto, vili atti”.
IL DEPUTATO REGIONALE CARMELO PULLARA
“Condanno senza se e senza ma l’accaduto: lo faccio come parlamentare, ma ancor prima come cittadino che ha a cuore, come tutti noi licatesi, le sorti della nostra città. Non si può tollerare che Licata nella notte diventi teatro dell’idiozia criminale di pochi balordi, o, ancora peggio, che sia lasciata alla mercé di vili intimidatori”.
L’ASSISTENTE PARLAMENTARE ANTONIO PIRA PURE LUI VITTIMA DI UNA INTIMIDAZIONE COL FUOCO
“Massimo è persona perbene, in questi anni difficili, protagonista di un grande sforzo politico in favore della comunità licatese, promuovendo sempre i valori di legalità – ha affermato Pira. Insieme a lui, continueremo nel nostro impegno politico e civile in favore di una città ferita che, siamo sicuri, riuscirà ad isolare quanti continuano a seminare paura e a ritrovare la strada del riscatto sociale che merita”.
Solidarietà ad Ingiaimo anche dalla vicina Canicattì. “Uomo di spessore politico e morale, pur conoscendolo poco – dice il sindaco della città dell’Uva Italia, Ettore Di Ventura – sono sicuro che non sposterà di un millimetro la sua azione politica dopo questo vile ed insignificante gesto”.
Gli fa eco il presidente del Consiglio comunale di Canicattì, Alberto Tedesco. “Ad Ingiaimo, giunga, oltre alla solidarietà ed alla vicinanza, anche l’invito a continuare il suo impegno politico e civile per il territorio licatese e la comunità siciliana”.