Un’assoluzione, una condanna e cinque rinvii a giudizio. Sono i verdetti pronunciati dal giudice Alessandra Vella, nll’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta sui cosiddetti pennelli a mare di San Leone . Secondo quello che riporta il Gds con un articolo di questa mattina, dieci mesi di reclusione sono stati inflitti nei confronti del direttore tecnico di Girgenti Acque, Calogero Sala, 56 anni, condannato per danneggiamento, violazione del codice dei beni culturali e getto pericoloso di cose. Sala, difeso dall’avvocato Enzo Campo, è stato assolto dalle accuse di falso, truffa e frode in pubbliche forniture. Il pm Antonella Pandolfi, in una delle precedenti udienze, aveva chiesto la condanna a tre anni per tutti i reati contestati. Assoluzione «perché il fatto non sussiste», invece, per la responsabile del laboratorio di analisi Rita Vetro, accusata di avere falsificato gli esami per occultare le irregolarità nella gestione dei «pennelli a mare». Per l’imputata, difesa dagli avvocati Giuseppe Scozzari e Danika La Loggia, il pm aveva chiesto sei mesi di reclusione.
Tutti gli altri imputati sono stati rinviati a giudizio ma non per tutti i reati. Si tratta di Marco Campione, 55 anni, di Agrigento, legale rappresentante di Girgenti Acque Spa; Giuseppe Giuffrida, 69 anni, di Gravina di Catania, ex amministratore delegato del gestore del servizio idrico integrato nell’Agrigentino; Bernardo Barone, 64 anni, direttore generale dell’Ato idrico, di Agrigento. Nella lista pure Pietro Hamel, 65 anni, di Porto Empedocle, dirigente tecnico dell’Ato idrico e Maurizio Carlino, 56 anni, progettista e direttore dei lavori, entrambi di Favara.
L’accusa di avere falsificato le analisi, scrive sempre il Gds, è stata esclusa anche per Campione e Giuffrida. Per gli altri reati il dibattimento è in programma a partire dal 14 giugno davanti alla prima sezione penale.