AGRIGENTO. In un’aula “Luca Crescente” del Polo universitario di Agrigento, piena di avvocati, giornalisti e studenti universitari si è svolto nel pomeriggio l’incontro di studio dal titolo “L’Informazione giudiziaria in Italia. Tra diritto di cronaca e diritto alla riservatezza dell’indagato”, promosso dall’Università degli Studi di Palermo.
Un’importante occasione di confronto e di riflessione attorno al delicato tema dei rapporti tra mass media e giustizia penale che ha richiamato l’esigenza di un giusto “bilanciamento” tra il diritto di cronaca giudiziaria da un lato, e quello alla riservatezza di colui che è sottoposto ad indagini o a processo, dall’altro. E ciò in un contesto costituzionale che riconosce la presunzione d’innocenza.
Particolare attenzione è stata dedicata al tema dei processi mediatici potenzialmente idonei ad influenzare i processi reali, così come emerso dallo studio pubblicato nel primo “libro bianco” sui rapporti tra mezzi di comunicazione e processo penale, promosso dall’Osservatorio sull’Informazione Giudiziaria dell’Unione Camere Penali Italiane: una documentata ricerca statistica che ha posto le basi per la maturazione in tutto il paese di un costruttivo “dialogo” tra operatori del diritto e giornalisti su un tema che, pur presupponendo una fisiologica diversità di vedute, non potrà prescindere da una cultura giuridica attenta e sensibile ai principi del “giusto processo” illustrata sia dall’avvocato Domenico Amoroso che da Roberta Barone. Al seminario sono intervenuti: Fernando Asaro, Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Gela; Giuseppe Scozzari del Foro di Palermo; Francesco Provenzano, Presidente Ufficio Gip/Gup presso il Tribunale di Agrigento; Riccardo Arena, Cronista giudiziario e consigliere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; Domenico Amoroso, componente dell’Osservatorio sull’Informazione Giudiziaria; Roberta Barone, Studentessa di Giurisprudenza. L’incontro è stato coordinato in maniera eccellente da Annalisa Mangiaracina, Professore Associato di diritto processuale penale presso l’Università degli Studi di Palermo.