LICATA. Le ottimistiche previsioni sul calo dei casi di abusivismo edilizio a Licata, che erano emerse fino alla seconda decade del mese di maggio scorso, sono state purtroppo smentite dai numeri. Torna ad aumentare, infatti, il numero degli abusi edilizi registrati in città.
All’albo pretorio on line del Comune è stato pubblicato il report delle attività di contrasto al cemento selvaggio poste in essere, lo scorso mese, dalla polizia municipale e dal dipartimento Urbanistica. E sono state otto le persone denunciate a piede libero con l’accusa di avere violato la legge sull’edilizia. Per cinque fabbricati è stato “avviato l’iter degli accertamenti”.
Il pugno “duro” della squadra antiabusivismo della polizia municipale sembrava aver scoraggiato quei cittadini che, nonostante la lotta serrata al cemento selvaggio culminata con l’azione delle ruspe che stanno demolendo i villini realizzati senza licenza edilizia, continuano a costruire manufatti in assenza di autorizzazione o in difformità rispetto a quanto autorizzato dal competente ufficio tecnico.
Tra aprile e la seconda decade di maggio sono state infatti soltanto tre le ingiunzioni alla demolizione firmate dai tecnici del dipartimento Urbanistica. Due ad aprile ed una nei primi venti giorni di maggio. Ma dopo la seconda decade sono state ben 5 gli abusi scoperti con un totale di 8 persone denunciate. Così come previsto dalla legge i destinatari avranno 90 giorni di tempo per demolire gli abusi, pena l’acquisizione dei loro edifici al patrimonio del Comune. Il fenomeno non sfugge alla polizia municipale che ha messo in campo una squadra antiabusivismo che ogni giorno controlla il territorio da cima a fondo. Nel mese di marzo si era registrato un record di ordinanze di demolizione: il numero delle persone denunciate perchè sorprese, secondo la polizia municipale, a costruire in assenza di concessione edilizia era arrivato a 14. Nel mese di febbraio, gli agenti della municipale, agli ordini del comandante Giuseppe Ferraro, avevano denunciato a piede libero quattro persone per abusivismo edilizio. In tutto l’anno 2017 le ordinanze di demolizione firmate dall’Urbanistica erano state una cinquantina circa.
Intanto proseguono le demolizioni delle villette edificate entro i 150 metri dal mare, dopo il 1976. Ad eseguirle è l’impresa “Conpat” incaricata dal Comune o, in alcuni casi, direttamente gli ex proprietari degli immobili abusivi. L’impresa che ha vinto l’appalto ha attivato il cantiere per demolire due villini al Pisciotto, località balneare tra Licata e Palma. Si tratta di due unità al piano terreno che rientrano tra quelli per i quali è stata ordinata la demolizione, perché realizzati, senza autorizzazione e senza licenza edilizia, nella zona col divieto più assoluto di edificare, entro la fascia dei 150 metri dalla battigia. Prima ancora era stato eseguito un intervento di demolizione in un’altra zona balneare licatese, in contrada Torre San Nicola. Qui è stato buttato giù dalle ruspe un villino al pian terreno. L’azione andrà avanti ancora per qualche mese fino a quando non sarà ripristinata la legalità.