Il pubblico ministero l’ha definita una notte di ordinaria follia: 11 danneggiamenti di auto, 4 furti, un tentato furto al bancomat di una banca, preso letteralmente a testate. L’accusa, inoltre, ha potuto accertare – come testimoniato dal perito che ha effettuato le analisi – che l’imputato fosse capace di intendere e di volere. Per tale ragione, con l’aggravante di aver reiterato il fatto, il pm ha richiesto 1 anno e 2 mesi di reclusione.
La pubblica accusa ha formulato la richiesta di condanna a 1 anno e 2 mesi di reclusione per Diego Cutaia, 35 anni di Canicattì, accusato di una serie di furti, del danneggiamento di 11 autovetture e di un tentato furto al bancomat dell’istituto San Francesco di Canicattì.
La difesa, rappresentata dall’avv. Porcello, ha invece posto l’attenzione proprio sulla condizione di salute dell’assistito, già in cura presso il Sert e oggetto di trattamenti medici. Da un lato – spiega il legale – c’è l’assunzione dei farmaci; dall’altro il consumo di droghe. Nell’interrogatorio effettuato il giorno dopo l’arresto l’imputato – ospite al nosocomio di Canicattì – non riusciva a fornire neanche le proprie generalità. Per tale motivo la difesa ha chiesto l’assoluzione e, nel caso di condanna, di considerare il minimo della pena e tutte le attenuanti del caso per lo stato clinico patologico dell’imputato.