AGRIGENTO. Il futuro dell’Akragas 2.0 è nelle mani della Lega Sicula. Proprio domani, la Figc siciliana, che è presieduta dall’agrigentino Santino Lo Presti, dovrà esprimersi sulla lettera firmata dal sindaco della città dei Templi e dall’assessore allo Sport e Bilancio, Giovanni Amico, con tanto di carta intestata del Comune, inoltrata alla Lega Sicula.
Nella missiva, diretta al presidente della Lega nazionale dilettanti – Figc Sicilia, Santino Lo Presti, il sindaco e l’assessore “manifestano” la loro intenzione di iscrivere una squadra della città di Agrigento nel massimo campionato regionale, quello di Eccellenza, o in alternativa nel campionato di Promozione. Insomma c’è il tentativo da parte del sindaco Firetto e dell’assessore Amico di poter “ipotecare” un posto nel massimo campionato siciliano.
“Abbiamo ricevuto una istanza a firma del sindaco e dell’assessore Amico – dice il presidente della Lnd Sicilia, Santino Lo Presti – che sarà discussa durante la riunione del 7 agosto”.
Lo Presti non si sbilancia ma appare molto aleatorio il fatto che la Figc possa accogliere una richiesta simile che non ha nessun connotato tecnico riferibile al regolamento del gioco del calcio. Significa che, essendo l’Eccellenza una sorta di “Serie A” siciliana, non si può iscrivere al massimo campionato una società di cui non si conoscono i connotati, ammesso che sia stata costituita.
E cosa più improbabile è quella di lasciare una “casella vuota” nel campionato di Eccellenza o Promozione, in attesa di conoscere la compagine societaria. Al massimo, ma proprio in maniera eccezionale, la nuova Akragas 2.0 potrebbe essere iscritta d’ufficio al campionato di Prima categoria. Secondo indiscrezioni, che sono trapelate ieri, alcuni imprenditori del luogo hanno manifestato la propria intenzione di voler costituire una nuova società.
I tifosi del “Gigante” sono passati praticamente dalla speranza di poter disputare la serie D, nel caso in cui la cordata iraniana che aveva mostrato interesse per il club, avesse rilevato la società, alla quasi certezza di giocare in Prima categoria. Ma il gruppo rappresentato da Karimonee (che aveva anche fatto un sopralluogo ad Agrigento arrivando a incontrare anche il sindaco Calogero Firetto) è scomparso nel nulla. Per la sopravvivenza del club, al netto delle spese sarebbero serviti 450 mila euro che nessuno ha voluto approntare. La crisi si è trascinata a lungo, visto che lo scorso campionato di C l’Akragas lo ha chiuso all’ultimo posto a zero punti per effetto dei 15 punti di penalizzazione per irregolarità contabili. Per l’ennesima volta il calcio ad Agrigento conosce così l’onta della cancellazione. La società che gestiva la squadra agrigentina era nata nel 2011 dalla fusione fra le società Agrigento e Akragas dopo l’ultimo fallimento, e negli ultimi tre campionati ha militato in serie C, punto più alto mai raggiunto in città da una squadra di calcio. Il primo sodalizio agrigentino risale al 1929, al 1939 invece è datata la fondazione dell’Akragas.
La fine del ciclo non coincide soltanto con una mera brutta stagione sportiva, ma con la fine tragica di una squadra che adesso potrebbe ripartire dalla Prima categoria. Una morte annunciata, ma già da diversi mesi.