AGRIGENTO – Morta in poche ore dopo un intervento di drenaggio: la Procura apre un fascicolo sul decesso di una 63enne di Palma di Montechiaro.
Il decesso “sospetto” martedì all’ospedale di Agrigento: vittima una 63enne del posto. Esposto della famiglia, che chiede risposte Lunedì scorso era andata all’ospedale perché lamentava dolori all’addome, i medici sono intervenuti per sospetti calcoli renali, ma dal “San Giovanni di Dio” Marianna Bellia, 63 anni, di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, non è più uscita viva. In poco più di un giorno è spirata in circostanze che saranno tutte da chiarire. I familiari non sanno capacitarsi dell’improvvisa perdita, di cui finora, pare non abbiano ricevuto alcuna spiegazione da parte della struttura: vogliono capire cosa sia successo, da cosa sia stata determinata l’emorragia che potrebbe aver determinato il decesso.
Per fare chiarezza e ottenere giustizia, dunque, la famiglia della vittima, tramite il consulente personale Salvatore Agosta, si è affidata a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, e ha subito presentato denuncia querela presso la Questura di Agrigento. La locale Procura, si legge in una nota diffusa da Studio 3A, attraverso il Pubblico Ministero, dott.ssa Emiliana Busto, ha quindi aperto un procedimento penale per omicidio colposo, per ora a carico di ignoti, e ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e l’autopsia sulla salma: l’incarico è stato conferito venerdì 27 luglio al dott. Giuseppe Ragazzi, medico legale. I risultati dell’esame autoptico, che sarà effettuato martedì 31 luglio, a partire dalle 9, presso l’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio, potrebbero essere decisivi per stabilire le cause del decesso e se sussistano responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura la donna.
Il dramma, si legge sempre nella nota diffusa da Studio 3A si consuma nello spazio di poche ore. Alle 22.30 dello scorso 24 luglio, viene comunicato il decesso di Marianna Bellia, che non ha retto al terzo arresto cardiaco. Sconvolti, l’indomani i familiari si sono affidati a Studio 3A e hanno presentato denuncia querela, subito riscontrata dalla Procura con l’avvio di un’inchiesta.
Si resta a disposizione, in attesa di un eventuale replica da parte della direzione sanitaria dell’Ospedale di Agrigento.