Gli avvocati di Antonello Montante chiedono che il loro assistito lasci il carcere di Caltanissetta. Giuseppe Panepinto e Nino Caleca, i legali dell’imprenditore 55enne finito al centro di una inchiesta coordinata dalla Dda nissena, hanno avanzato istanza ai giudici del Riesame con la richiesta di scarcerazione. Secondo la tesi difensiva sarebbero venute meno le esigenze cautelari.
I giudici decideranno sul ricorso martedì. Fino a quel giorno l’imprenditore, a capo di un piccolo impero nella produzione degli ammortizzatori, rimarrà rinchiuso nel carcere Malaspina di Caltanissetta dove è ristretto dallo scorso 24 maggio, quando il gip Maria Carmela Giannazzo ha deciso l’inasprimento della misura cautelare.
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INTANTO E’ STATA ASSEGNATA LA SCORTA A MARCO VENTURI
E’ stata assegnata la scorta all’imprenditore di Caltanissetta Marco Venturi, divenuto uno dei principali accusatori del cosiddetto “sistema Montante”. La decisione è stata presa dal comitato per l’ordine e la sicurezza riunitosi in Prefettura. Venturi ha reso numerose dichiarazioni nel corso dell’inchiesta “Double face”, che ha portato all’arresto dell’ex presidente di Sicindustria Antonello Montante e di altre cinque persone, descrivendo gli intrecci e i contatti del sistema di potere che sarebbe alla base della scalata al potere dello stesso Montante. Venturi, negli anni passati, aveva già avuto la scorta che gli era stata revocata dopo le sue dimissioni da Confindustria e la fine del suo periodo come assessore regionale della giunta guidata da Raffaele Lombardo. Pochi giorni fa anche alla presidente dell’ufficio gip di Caltanissetta, Maria Carmela Giannazzo – firmataria dell’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione “Double face” – era stata assegnata la scorta.