LICATA. Si insedia ufficialmente oggi il nuovo sindaco di Licata, Pino Galanti. Eletto a primo turno con quasi 10.000 preferenze, il nuovo capo dell’amministrazione comunale ha atteso la proclamazione per poter effettuare il passaggio di consegne con il commissario straordinario dell’ente, la dottoressa Maria Elena Volpes che quindi lascerà il suo incarico durato poco meno di un mese, essendo subentrata a Maria Grazia Brandara dopo le sue dimissioni.
Intanto il neo sindaco è al lavoro per definire la squadra che lo affiancherà in questa avventura amministrativa. Pare che si vada verso la conferma dei 3 assessori indicati durante la campagna elettorale, e cioè Angela Mugnos, Salvatore Lombardo ed Angelo Vincenti, con quest’ultimo che ricoprirà la carica di vice sindaco. Ne mancano all’appello altri due che dovrebbero essere nominati contestualmente all’insediamento del sindaco ed uno di questi potrebbe essere Antonio Pira, genero del compianto ex vice sindaco Salvatore Avanzato, scomparso lo scorso 13 marzo.
Ancora non è stato indicato il quinto assessore ed anche la discussione sulla carica di presidente del Consiglio comunale sembra essere oggetto di contesa. Da una parte c’è Giuseppe Russotto, che con i suoi 1.382 voti personali di preferenza ha ottenuto il pass per la presidenza, così come potrebbe essere indicata una donna ed in questo caso la più votata della lista Il Domani, come Russotto, cioè Vera Lauria. Ma c’è anche la possibilità di riconfermare l’ex presidente del Consiglio comunale, Carmelinda Callea che ha superato, pure lei le 700 preferenze. Insomma i tre “detengono” il 30 per cento del pacchetto di voti ottenuti dal neo sindaco Galanti. In Consiglio comunale, a fare il pieno è stata la coalizione che sosteneva la candidatura di Pino Galanti, che secondo quanto si legge sul sito dell’assessorato regionale delle Autonomia Locali e della Funzione Pubblica, ha ottenuto ben 19 consiglieri comunali su 24. Ecco, nel dettaglio, i candidati che dovrebbero avere ottenuto un seggio: 6 consiglieri a Il Domani: Giuseppe Russotto (primo degli eletti), Vera Lauria, Carmelinda Callea, Alessio Munda, Gabriella Di Franco, Andrea Carella. Cinque consiglieri a Licata in volo: Andrea Burgio, Violetta Callea, Francesco Moscato, Baldo Augusto e Vincenzo Graci. Quattro consiglieri a Impegno Primario: Angelo Iacona, Martina Farruggio, Giuseppe Peruga, Giuseppe Scozzari. Tre consiglieri a Resto a Licata: Piera Di Franco, Lillo Scrimali e Salvatore Posata. Un consigliere a Forza Italia: Giuseppe Ripellino. Tre consiglieri al Movimento Cinque Stelle: Vincenzo Carità, Melania D’Orsi e Domenico Cuttaia. Due consiglieri a Noi con Salvini – Lega: Anna Triglia e Gaetano Aronica. Restano fuori dal Consiglio le liste Licata un bene comune che sosteneva Gianluca Mantia (che si è fermata al 3,57 per cento) e Marinai di Licata – Fratelli d’Italia che con 764 voti ha riportato il 4,50% quindi senza raggiungere il quorum. Torna in consiglio comunale l’ex presidente Pino Ripellino, unico eletto in Forza Italia con 600 preferenze. L’aula dell’Aquila nera ospiterà anche i consiglieri della Lega. Non ci sarà la seconda arrivata tra i sindaci, Annalisa Tardino perché per una manciata di voti, una decina non ha raggiunto il 20%. E si sta valutando l’ipotesi di chiedere un riconteggio dei voti. E in caso positivo il seggio verrebbe tolto al Movimento cinque stelle. E’ stata ieri, la coordinatrice di Agrigento, Anna Sciangula, ad annunciare tutto ciò e ad esprimere soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto dal suo partito nelle appena trascorse elezioni amministrative. Sciangula ha augurato un proficuo lavoro ai neo eletti consiglieri Anna Triglia e Gaetano Aronica, i primi consiglieri eletti in Sicilia sotto il simbolo Lega Salvini Premier. “Sono sicura – ha detto – che sapranno rappresentare egregiamente i cittadini di Licata e altresì sapranno farsi interpreti dello spirito territoriale che contraddistingue la Lega”.