Discorso di proclamazione del Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Russotto.
LICATA. Oggi è un giorno importante, un momento emozionante che mi mette al centro di un trionfo. Non mi riferisco, ovviamente, ad un trionfo personale bensì ad una festa della democrazia, quel meccanismo ottimale che garantisce a tutti la libertà di scelta. E’ solo grazie alla libertà di esprimere un voto, in questo caso il vostro, colleghi consiglieri, che, oggi, io posso pregiarmi di rivestire il ruolo di garante del rispetto delle regole, di di arbitro vigile del buon funzionamento del massimo organo democratico della città, ovvero quello di Presidente di questo degno Consiglio. Per questo vi ringrazio, colleghi, e lo faccio col cuore, perché questa larga maggioranza che oggi mi ha scelto per presiedere quest’organo sovrano, da un lato zittisce le polemiche strumentali dei giorni precedenti, dall’altro riconosce la nostra voglia di far rispettare l’indirizzo cittadino di affidare a un gruppo di cui mi pregio di far parte dalla prima ora l’onere di risollevare le sorti di questa città troppo a lungo martoriata.
Consentitemi, anche, di rallegrarmi col pensiero che questo voto sia, allo stesso tempo, un gesto di fiducia da parte vostra nei miei confronti per il percorso politico condiviso e per la lealtà e la disponibilità che ho sempre dimostrato verso ognuno di voi. Fiducia che io voglio ricambiare, oltre che con i ringraziamenti più sentiti, con l’assoluta terzietà con cui rivestirò questo ruolo, con il ligio rispetto delle regole alla base del funzionamento di questa assemblea e con la consapevolezza che l’equa partecipazione di tutti i suoi membri sia un valore insindacabile a garanzia della città.
Proprio l’esaltazione dell’equa partecipazione di tutti sarà il punto di partenza e di arrivo della mia Presidenza. Il mio impegno sarà massimo nel garantire non solo equità di diritti tra tutti i consiglieri, ma esaltazione della loro funzione a prescindere dal loro colore politico, sulla base del rispetto delle regole, attraverso la costruzione di un dialogo tra maggioranza e opposizione, tramite la promozione di un clima di serenità e di garanzia assoluta dei rispettivi ruoli, ma ancor prima di salvaguardia della dignità delle persone.
Desidero che la valorizzazione degli individui a prescindere dall’appartenenza politica possa contraddistinguere la mia Presidenza. Il vigilare con forza ed autorevolezza sul rispetto delle persone sarà la garanzia per evitare il ripetersi di contrasti a volte poco ortodossi che hanno segnato la mia prima esperienza da consigliere comunale. La pretesa del rispetto degli uomini sarà per me un obiettivo di primaria importanza dentro e fuori dal Palazzo. Si, anche, fuori perché da ragazzo del popolo non posso non pormi, tra gli altri, l’ambizioso obiettivo di portare i lavori e gli sforzi di questo pubblico consesso fuori dal Palazzo, assecondando l’imprescindibile necessità di ripotare la Politica, quella con la P maiuscola, tra la gente.
L’unica cosa, sulla quale devo chiedervi di non far fede, alla mia involontaria invadenza nella gestione dei lavori d’aula o una prepotente voglia di protagonismo dettata dal prestigio della carica che, oggi, voi colleghi consiglieri, avete deciso di affidarmi. Come amo dire a tutti, sono un umile infermiere, abituato ad ascoltare i bisogni altrui, innamorato della buona Politica e della mia città, credo che voi mi abbiate scelto per questo. Ed io vi prometto che non tradirò il vostro mandato e vi ripagherò con la mia presenza discreta, con la mia massima disponibilità all’ascolto e con una severa attenzione al rispetto delle regole che mai potrà essere scambiata con la prepotenza.
Grazie a tutti colleghi, sia di maggioranza che di opposizione, da questo momento si lavora insieme per onorare e far trionfare ogni giorno la democrazia.