LICATA. Si terranno domani, venerdì 6 aprile, alle 17 nel santuario di Sant’Angelo, i funerali di Angelo Carità, l’imprenditore agricolo licatese ucciso nella tarda mattinata del giorno di Pasquetta in via Re Grillo, una traversa della via Palma a Licata.
Oggi la salma del licatese sarà restituita alla famiglia per la veglia funebre che precederà il funerale. Sul corpo dell’uomo il medico legale, incaricato dal pubblico ministero Simona Faga, ha eseguito l’autopsia. Secondo indiscrezioni, infatti, i killer avrebbero esploso almeno 4 colpi di pistola all’indirizzo della vittima, ma solo due avrebbero centrato Angelo Carità al volto, uccidendolo. I sicari avrebbero utilizzato una calibro 9.
Tanti dubbi da chiarire, dunque, per gli investigatori che al momento non escludono alcuna pista per fare luce sul delitto. A coordinare le indagini sul delitto, insieme al pm Faga, è anche il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, lo stesso magistrato che aveva sostenuto l’accusa nel processo per l’omicidio di Giovanni Brunetto, che si è conclusa con la condanna all’ergastolo per Angelo Carità. Intanto i carabinieri della compagnia di Licata hanno già interrogato decine di persone nel tentativo di trovare degli indizi sull’omicidio. I militari stanno ricostruendo l’ultimo periodo di via dell’imprenditore agricolo. Nel febbraio dello scorso anno Angelo Carità era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio, e l’occultamento di cadavere, di Giovanni Brunetto. Omicidio avvenuto il 7 maggio del 2013. Di recente, per decorrenza dei termini, aveva lasciato il carcere. Fino al giorno di Pasquetta quando uno o più killer lo hanno atteso nelle vicinanze di un appezzamento di terreno di sua proprietà e mentre l’uomo stava salendo in macchina, una vecchia Fiat Uno di colore verde, per raggiungere la famiglia per il pranzo, è stato freddato. Carità ha capito che quell’uomo lo stava uccidendo e probabilmente lo ha anche riconosciuto.