LICATA. Una lunga sequenza di furti d’acqua, soprattutto sulla condotta Gela-Aragona, che mette in ginocchio la fornitura idrica al Comune di Licata. Furti che si starebbero intensificando e per questa ragione, a breve, potrebbe tenersi un vertice tra i sindaci dei territori coinvolti.
Non solo Licata ma anche Palma di Montechiaro, per quanto riguarda l’agrigentino e Gela e Butera per la zona del nisseno. La vicenda, inoltre, sembra destinata a finire sui tavoli delle prefetture di Caltanissetta e Agrigento. La situazione sta diventando molto grave nell’area licatese, con una drastica riduzione dell’approvvigionamento idrico per le utenze domestiche.
A Licata la situazione idrica rimane difficile. Ci sono zone, come l’area residenziale posta sulla collina, dove l’acqua è arriva ieri dopo 11 giorni, ma la media di distribuzione non è inferiore a 4 o 5 giorni. Ciò malgrado dalla settimana scorsa la dotazione idrica sia aumentata di 15 litri al secondo. Il sindaco Giuseppe Galanti ha chiesto a Girgenti Acque ed alla società di sovrambito, cioè Siciliacque, “una conferenza dei servizi “che preveda – scrive il Comune – un aumento della fornitura idrica giornaliera e, ove ve ne fosse il motivo, acclari le cause che determinano le attuali disfunzioni.
Uno dei motivi, se non addirittura il principale, secondo una nota ricevuta dal Comune da Siciliacque, e già anticipato al sindaco, la scorsa settimana dai rappresentanti di Girgenti Acque, va individuato – scrive il Comune – nel perdurare dei furti di acqua, di notevole portata, lungo la condotta Gela – Aragona. Fatto, questo, che produce inevitabili ripercussioni negative sul servizio di approvvigionamento idrico a favore della città, con portate inadeguate e turnazioni poco rispondenti alle esigenze dell’utenza cittadina. “Tali atti delinquenziali – sostiene la società idrica, Girgenti acque – riducono significativamente la disponibilità del Gestore di Sovrambito, con conseguenti limitazioni nella fornitura idrica ai serbatoi comunali, impedendo, di conseguenza, la corretta esecuzione della distribuzione dell’acqua nel Comune di Licata, determinando limitazioni e slittamenti delle turnazioni previste.
Anche in questi ultimi giorni, Girgenti Acque ha registrato una fornitura idrica ai serbatoi comunali di Licata inferiore rispetto a quella richiesta alla Società di Sovrambito, comportando il mancato raggiungimento dei livelli ottimali di risorsa idrica nei serbatoi comunali, non consentendo una adeguata distribuzione idrica in tutto il Comune”. Girgenti Acque consapevole della grave problematica riguardante i furti d’acqua denunciati da Siciliacque, facendo appello alle Autorità competenti, ha evidenziato ancora una volta che l’attuale dotazione idrica non è sufficiente per garantire la corretta distribuzione idrica nel Comune di Licata invocando un sinergico intervento risolutivo per contrastare il dilagare di tale increscioso fenomeno delinquenziale che danneggia l’intera comunità di Licata.
Lo scorso mese, i carabinieri della compagnia cittadina avevano arrestato cinque agricoltori sorpresi mentre stavano realizzando un allaccio abusivo alla rete idrica. A far scattare una serie di inchieste in tutto il territorio della provincia di Agrigento sul fenomeno dei furti di acqua era stata Siciliacque che aveva scritto un lettera al Prefetto segnalando un sistema organizzato, dotato di vedette, operatori competenti e mezzi adeguati allo scopo.