LICATA. «Non andare alle urne con le mani legate. Non cedere ai ricatti o alle promesse di favori. Vota liberamente!»: è questo lo slogan che campeggia su decine di manifesti comparsi da qualche giorno a Licata, frutto della campagna di sensibilizzazione e denuncia contro il voto di scambio promossa dall’associazione A testa alta, non nuova a iniziative di questo tipo.
I manifesti riproducono una vignetta molto significativa, appositamente realizzata dal grafico Leonida Cellura, che raffigura un uomo all’interno di una cabina elettorale, con le mani legate dietro la schiena e la matita copiativa in bocca. Alla figura in primo piano, fanno da sfondo enormi piovre con i loro minacciosi tentacoli. Il disegno di Cellura dice più di mille parole e mette in scena la drammaticità profonda di questo fenomeno criminale che ormai ha assunto dimensioni particolarmente preoccupanti.
A spiegare le ragioni dell’iniziativa è il presidente dell’associazione, Antonino Catania: «Purtroppo, nessuna comunità può ritenersi immune dalla pratica del voto di scambio e gli strumenti per prevenire e intervenire non sono mai adeguati alle mutevoli strategie delle organizzazioni criminali, che ormai si dividono la torta degli affari non più con la coercizione tipica del metodo mafioso ma, in modo quasi invisibile, attraverso la corruzione. In questo contesto, fatto di intrecci tra il mondo mafioso propriamente detto e la politica, è chiaro che il compito di contrastare la pratica della compravendita e del voto di scambio non sia un compito delle sole Forze dell’ordine, ma anche della cittadinanza. Ci vuole l’impegno di tutti, quindi. E, come diciamo sempre, senza attendere le indagini giudiziarie. Con i pochi mezzi a disposizione, cerchiamo di fare il possibile incontrando i giovani nelle scuole e spiegando loro l’importanza del voto libero e responsabile e, nell’imminenza di ogni elezione, organizzando iniziative come questa. Sarebbe bello se la politica locale si confrontasse anche con questo tema, sostenendo il nostro appello alla denuncia da parte di chi è vittima o testimone di casi di voto di scambio o di corruzione politico-elettorale: tutta la comunità ne trarrebbe grande giovamento».
Questo l’appello contenuto nei volantini che i volontari di “A testa alta” stanno distribuendo in negozi, bar, centri commerciali, parrocchie e nelle altre realtà di quartiere: «Grazie alla mediazione assicurata dalle consorterie politico-masso-mafiose, la pratica del voto di scambio è talmente radicata e diffusa da apparire normale e accettabile. Le più recenti inchieste della Magistratura evidenziano come la mafia riesca a controllare consistenti pacchetti di voti, spostandoli a piacimento da una parte all’altra degli schieramenti politici. In questo modo, Cosa nostra, in maniera invisibile, penetra, tratta, corrompe e compra complicità nelle amministrazioni pubbliche. I clan, in cambio del sostegno elettorale, chiedono al politico colluso, l’assegnazione di appalti, affidamenti di forniture e servizi, concessioni e autorizzazioni edilizie, assunzioni e incarichi. A farne le spese, come al solito, sono i cittadini, gli imprenditori onesti, i tantissimi giovani costretti a lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove. Se davvero vogliamo dare una possibilità di riscatto alla nostra città, dobbiamo lavorare insieme per costruire un “muro” resistente, senza crepe, tra noi e questi gruppi criminali che sacrificano il Bene comune e la Giustizia. La denuncia è una delle cose da fare. Segnala alle Forze dell’ordine gli episodi di voto di scambio, controllo del voto, ricatto occupazionale, di minaccia o di ritorsione di cui sei vittima o testimone. Per eventuali segnalazioni puoi anche scriverci all’indirizzo [email protected]. o contattarci sulla nostra pagina facebook. Non cedere ai ricatti o alle promesse di favori. Vota liberamente!».