La ragazzina fu affidata all’anziano, proprio dalla madre che si fidava dell’uomo che però avrebbe approfittato del fatto che la ragazzina fosse incapace di intendere e di volere. Successivamente il licatese avrebbe anche tentato un abuso nei confronti della sorellina, ancora oggi minorenne, che però si ribellò colpendo con calci e pugni l’odierno imputato e che raccontò quanto sarebbe accaduto alla madre. Da qui la denuncia dei familiari e la successiva indagine che portò all’arresto dell’uomo.