Lega Pro, 31/a giornata: ostacolo lucano per Akragas e Messina. Siracusa sogna
Turno monco a causa degli ennesimi gravi episodi di violenza. Dopo le aggressioni nei confronti dei giocatori di Ancona, Catanzaro e Matera, ecco quelle nei confronti dei calciatori del Taranto, rei di risultati poco soddisfacenti e di due sconfitte di fila proprio contro le nostre Akragas e Messina. Un gruppo di circa trenta persone, durante l’allenamento di mercoledì, ha aggredito i calciatori con schiaffi e pugni, minacciandoli con mazze e coltelli e prendendo di mira in particolare Maurantonio, Stendardo e Altobello. E pensare che domenica scorsa tutte le partite erano iniziate con quindici minuti di ritardo in segno di protesta contro gli altri deplorevoli accadimenti. La decisione è lapidaria: Taranto-Paganese non si disputerà (almeno per ora) ed è stata rinviata a data da destinarsi.
Il 31° turno misurerà ancora una volta lo stato mentale e fisico delle nostre combattive Akragas e Messina, accomunate dallo strano destino di andarsi a giocare gran parte delle proprie opzioni di salvezza in terra lucana. I Giganti saranno di scena in casa di un redivivo Melfi, che ha trovato riscatto e risultati da quando sulla panchina siede Aimo Diana. Tre vittorie di fila lo score (due in trasferta), ottenute contro squadre di tutto rispetto come Catania, Catanzaro e Virtus Francavilla, che hanno consentito ai gialloverdi di riportarsi a quattro punti dalla zona “verde” della graduatoria. Il Messina, invece, si recherà a Matera rinfrancato dai sette punti ottenuti nelle ultime tre giornate: proprio gli agrigentini hanno dimostrato che gli uomini di Auteri non sono imbattibili e con una gara attenta ed equilibrata sarebbe possibile anche portare a casa i tre punti. Del resto, i biancazzurri sono certi di un posto nei playoff e, magari, avranno la testa alla finale di andata della Coppa Italia di categoria in programma giorno 29 e da disputare contro una corazzata come il Venezia di Filippo Inzaghi.
Del Siracusa abbiamo tessuto le lodi ripetutamente e, al momento, è l’unica certezza del calcio isolano. Numeri da capogiro che parlano da soli: sei successi nelle ultime sette gare, 17 gol fatti e 6 reti subite; sesto posto consolidato e quinto distante un solo punto. L’avversario di scena al De Simone sarà la Reggina di Zeman, compagine imprevedibile in quanto capace di grandi prestazioni, ma anche di cadute fragorose. Il terzultimo posto attuale dei calabresi non deve però ingannare perché, se è vero che fin qui il numero delle vittorie in campionato si ferma a cinque, è altrettanto vero che sono stati in grado di imporre il pari in ben tredici occasioni. Se gli uomini di Sottil manterranno alta la concentrazione, galvanizzati dallo straordinario ruolino di marcia, gli amaranto non avranno scampo.
Infine, il Catania. Gli etnei ormai sembrano aver perso se stessi e la propria identità scivolando lentamente e inesorabilmente dalla zona playoff che, fino a un mese fa, sembrava scontata. Certo, il neotecnico Pulvirenti non ha avuto un inizio in discesa, considerate le trasferte a Lecce e a Pagani, e non sarà una passeggiata nemmeno l’esordio al Massimino. Di fronte ci sarà la capolista Foggia, reduce dal bigmatch col Lecce, che difenderà il vertice della classifica e i quattro punti di vantaggio con le unghie e con i denti.
Ecco di séguito il programma completo:
Casertana-Cosenza
Catania-Foggia
Juve Stabia-Catanzaro
Lecce-Unicusano Fondi
Matera-Messina
Melfi-Akragas
Monopoli-Virtus Francavilla
Siracusa-Reggina
Taranto-Paganese rinviata a data da destinarsi
Vibonese-Fidelis Andria