L’opinione di Eugenio Cairone
Farci del male a cuor leggero senza ragionarci e senza riflettere per evitarlo.
Possibile che non ci renda conto che una manifestazione come la Maratona, nel pieno dell’emergenza traffico, è uno schiaffo ai cittadini, una sfida alla loro pazienza già messa a dura prova con la chiusura della 640 e con il traffico deviato in centro città?
L’inferno vissuto oggi non è servito a far cambiare idea.
Ma cosi, si decreta il “sequestro” dei cittadini.
Possibile che al Comune nessuno si sia ricordato che con i problemi di traffico
incrementato paurosamente dalla chiusura della statale e con il Mandorlo in Fiore che prende il via proprio domenica, la Maratona andava assolutamente rinviata?
In queste condizioni e con la prospettiva di altri momenti tristi che ci attendono c’è veramente poco da festeggiare.
Caso mai, con le scelte insensate portate avanti, caro sindaco, non resta che piangere. Piangere per l’assurdo in cui sarà cacciata la città domenica.
Se l’Anas non poteva rinviare la chiusura della strada statale con l’immancabile caos, il Comune, non solo poteva ma doveva rinviarla la Maratona.
Adesso, bisogna pregare il buon Dio perché, nel frattempo, non succeda nulla.
Eugenio Cairone