La voce straordinaria della cantante lirica ha affascinato gli spettatori, che hanno potuto assistere a un vero e proprio spettacolo di teatro musicale.
-di Calogero Longo
Sabato 14 ottobre alle ore 20.30 si sono aperte le porte del teatro Pirandello di Agrigento per tutti coloro che hanno voluto regalarsi una serata speciale ascoltando una delle voci più belle e amate della musica lirica: “Katia Ricciarelli”. L’evento organizzato è stato incentrato nell’ambito delle iniziative culturali aspettando il grande evento del “2020” cioè anno in cui veranno celebrati i 2600 anni dalla fondazione di Akragas. Sul palcoscenico le protagoniste-trattenitrici della serata sono state SOLO quasi tutte donne infatti la presentatrice Barbara Capucci ha annunciato oltre l’esibizione della soprano rodigina, accompagnata dal pianista palermitano Salvo Scinaldi, anche quella della pianista Maria Rita Capodicasa e la soprano Caterina Pistone. La pianista agrigentina Maria Rita Capodicasa ha scelto di eseguire, essendo questa una serata quasi tutta al femminile, un brano dedicato alle donne della compositrice francese Cecile (sesil) chaminade (sciaminad) dal titolo “Le silven “. La pianista, infatti, porta avanti da qualche tempo un’ intensa attività non solo da esecutrice ma anche da ricercatrice nella teoria e nella didattica sulla scoperta di donne compositrici che nella storia della musica sono emerse pur non avendo pero il giusto spazio nelle sale da concerto. La pianista Maria Rita Capodicasa , oltre a dedicarsi con passione all’ attività concertistica, riscuotendo consensi di critica, è docente di lettere presso il Liceo Politi di Agrigento e porta avanti anche con impegno lo studio musicologico di un compositore agrigentino Michele Lizzi del quale da tempo sottolinea un esigenza di una giusta rivalutazione di cui ascolteremo due brani. Mentre la soprano empedoclina Caterina Pistone, docente di pianoforte presso la scuola media “Vivaldi” di Porto Empedocle è intensamente impegnata su più fronti e in diverse formazioni cameristiche e corali sia come pianista che come cantante esibendosi in diverse manifestazioni locali e non con ottimi apprezzamenti specie nei progetti per la didattica ad ampio raggio. Si dedica anche nel portare avanti il repertorio di cultura locale con determinazione e successo. Diversi i brani che hanno fatto ascoltare le due agrigentine tra cui vogliamo ricordare nell’ esecuzione della colonna sonora di Nuovo cinema paradiso “profumo di limone di Ennio Morricone e infine con due brani della tradizione dialettale locale “Mi votu e mi rivotu” della cantautrice licatese Rosa Balistreri molto impegnata in tematiche scottanti ed apprezzata negli ambienti culturali anni 70 e 80, “E vui durmiti ancora” di Gaetano e Manuel Calì. Senza togliere niente alle due artiste quando è entrata in scena la grande “Katia” il palcoscenico ha acquisito nuova luce, il pubblico dall’apparente stato dormiente è entrato in delirio e alla fine avendo gradito la sua performance di alto livello non solo le prime file, ma tutto quanto il pubblico si è alzato in piedi applaudendola calorosamente. “Tornare ad Agrigento è sempre un’emozione – dice katia. – Questa città, mi piace ricordarlo, ha un peso fondamentale nella storia del nostro Paese rispetto a tanti altri luoghi. Agrigento ha il diritto di imporre la propria personalità in quanto depositaria di un patrimonio archeologico e monumentale difficilmente eguagliabile. Mi piace pensare di essere una sorta di portafortuna per questa sfida del 2020 alla conquista del titolo di Capitale della Cultura”. Quindi che dire? Katia, grazie per la splendida serata e ti aspettiamo presto.
Calogero Longo