Mandorlo in fiore : boom di spese per la 73esima edizione.
La Festa del Mandorlo organizzata dalla burocrazia, ecco un elenco dei costi
Quanto è costato complessivamente il “Mandorlo in fiore” ? Ancora impossibile stabilirlo. Ad oggi, infatti, non tutte le delibere sono state pubblicate nell’albo pretorio del Parco Archeologico. Il direttore del Parco Giuseppe Parello, parla di successo di pubblico, ma non ha giustificato tutte le spese. Al momento il conteggio è su una parte delle delibere affisse all’albo pretorio online. Sul quotidiano La Sicilia del 15 marzo, è stato pubblicato un articolo dettagliato con l’elenco degli impegni di spesa che si conoscono. Nino Lauretta noto organizzatore di eventi passati ed esperto di progettazione, organizzazione e gestione della “Sagra del Mandorlo in Fiore” e del “Festival Internazionale del Folklore”, ha avanzato diversi dubbi sulla riuscita della manifestazione e posto diversi interrogativi sui costi. Denaro pubblico per una manifestazione di dubbia utilità, eccesso di discrezionalità a discapito della trasparenza, sono solo alcuni degli interrogativi alimentati. Non vorremmo che la gestione burocratica delle spese, faccia rimpiangere le già discutibili scelte della vecchia politica. Qui di seguito l’elenco delle spese.
La direzione artistica, compresa la partecipazione di 20 performer, il coordinamento logistico, la scrittura di “copioni della serata”, l’elaborazione dei “contenuti divulgativi” e i “format delle attività” è costata 19mila euro ed è stata affidata direttamente alla “Casa del Musical” di Marco Savatteri. Il fratello di quest’ultimo, Fausto, si è esibito nella serata di Lino Patruno con i suo gruppo “Four on Six Band” ricevendo un rimborso spese (compreso il noleggio di alcuni strumenti musicali) di complessivo di 4.476 euro; per Patruno e alla sua band sono stati impegnati 2200 euro; la serata di Antonella Ruggiero e Francesco Buzzurro è costata invece 5.500 euro; lo spettacolo di Alessandra Salerno, 1.650 euro; il concerto di Eduardo Bennato, 12.113 euro; 6.600 euro sono stati invece impegnati per i concerti di “Arie di Sicilia” e “Beati Paoli”; 4mila euro sono stati invece impegnati per lo spettacolo di Nonò Salamone. Pubblicità e promozione: 1.708 alla “Marketing Tools” per pubblicità presso l’aeroporto di Palermo; 1.878 euro alla “Kemedia” per il servizio pubblicitario presso i centri commerciali Etnapolis e Centro Sicilia; 1260 euro al gruppo CityNews per la banner pubblicitari sui siti web Agrigentonotizie, Avellino today, CasertaNews, Catania today, Napoli today, Milano today; 1.830 euro per l’emittente Tele Radio Regione per spot e realizzazione di approfondimenti e servizi; 12.500 euro sono andati complessivamente alle tv Teleacras, Tva, TeleRadio 98, Tvs (che ha preso solo 500 euro) per la trasmissione di spot, la realizzazione di una diretta durante la sfilata finale e servizi dedicati agli eventi in programma; 5.721 euro alla “Radio Vela Agrigento Srl”per le attività di promozione pubblicitaria.
Mille e settecento euro invece andranno all’associazione “Gustare Sicilia”per un video dedicato all’evento. Ospitalità : per Spagna, Russia e Brigata Aosta presso l’hotel “Akrabello”: 38.760 euro; per Argentina presso il “Dimora Hostel”: 8.850 euro; per Costarica, Camucchia, Slovacchia, Kazakhistan e Russia presso l’hotel “Tiziana”: 26.880 euro, cui si aggiungono 2.406 euro per la somministrazione di pasti alle delegazioni “A Maschira” e “La scherma corta” e la fornitura di 250 pranzi a sacco dell’11 marzo; per i gruppi provenienti da Cina, Croazia, Belgio presso il “Grand Hotel Mosè”: 39.960 euro; ospitalità della Serbia presso il residence “Villa Margherita” : 8.281 euro; C’è da evidenziare che non tutte le strutture hanno fornito lo stesso prezzo, ma alla fine il Parco li ha ritenuti tutti “congrui e vantaggiosi per l’Amministrazione”.
Iniziative collaterali . La voce più importante sono le 30mila euro sono impegnate per la “Farm Cultural Park”, che ha curato diverse iniziative, come le mostre “I’ Mosè”, le scuole di architettura per bambini e soprattutto l’installazione pittorica “Rebirth”, che ha cambiato la colorazione interna del Palacongressi. Il progetto, comunque, non si è concluso con il Festival. Continuando ad elencare le spese: esposizione dei carretti siciliani: 1.200 euro andati alla ditta “La Scala”; mostra “Arti e suoni della Tradizione siciliana, il patrimonio immateriale di Sicilia” svolta il giorno dell’apertura del Palacongressi: 3mila euro a Doresita Marino; laboratorio su “Giufà” condotto dal “teatro della Posta Vecchia”, 5.500 euro; partecipazione dei carretti siciliani alla sfilata conclusiva del Festival: 7.250 euro; 2.984 euro alla fotografa Annalisa Marchionna per la realizzazione di una “residenza d’artista” sulla “vita nella Valle dei Templi”; iniziative svolte dalla delegazione Slow Food di Agrigento: 6mila euro; laboratori didattici dell’associazione “Lo Schiaccianoci”, 1676 euro; per “Man – dorlara” al Consorzio Turistico sono andati invece 7.625 euro; per il laboratorio di flamenco del 4-5 marzo, sono stati impegnati 951 euro. Spese varie: 6426 euro per il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco; 1008 euro per assicurazione per responsabilità civile durante l’evento e 5216 euro per l’Unione nazionale Arma dei Carabinieri per le attività di vigilanza. Naturalmente c’è da attendere il resto dei servizi, impianti, luci, service ed altro ancora.